19 Agosto 2024

Il nastro manubrio: semplice ma indispensabile anche in gravel

Un componente che passa quasi inosservato, ma che invece risulta fondamentale per la nostra sicurezza e per il comfort.

Il nastro manubrio nasce con l’invenzione del manubrio drop per la bicicletta, e negli anni non ha subito grandi cambiamenti. All’inizio i manubri venivano ricoperti con dei tubolari in pelle cucita, poi arrotolata e successivamente si iniziò ad usare il sughero, più assorbente e decisamente più igienico della pelle, anche se più delicato. Colori naturali che diventeranno via via più sgargianti con l’arrivo dei materiali sintetici agli inizi degli anni 80.

Oggi sul mercato troviamo principalmente nastri manubrio in questo materiale che, grazie alle particolari lavorazioni, può assumere diverse forme, colori e texture.

Nastri in materiale sintetico

I nastri in materiale sintetico si possono classificare per texture e spessore.
Le varie lavorazioni permettono di ottenere nastri più lucidi, ruvidi e assorbenti, con logo in rilievo oppure forati. Per quanto riguarda i colori, la gamma è praticamente infinita.

Alcuni nastri vengono realizzati aggiungendo un inserto in gel che migliora il comfort e l’assorbimento delle vibrazioni ma che ne aumentano lo spessore, cosa non gradita a tutti i ciclisti. Gli spessori dei moderni nastri sintetici possono variare da 2 a 5 mm.

I nastri in cotone

Negli anni 70-80 erano molto in voga i nastri manubrio in cotone. Una leggerissima striscia di nastro con un lato adesivo che aveva due vantaggi, permetteva una presa sicura del manubrio e assorbiva il sudore delle mani. Di contro lo spessore esiguo del nastro non rendeva di certo la presa comoda e l’assorbimento delle vibrazioni era praticamente nulla.
I moderni nastri in cotone sono invece realizzati sovrapponendo allo strato di materiale sintetico, in alcuni casi dotato anche di inserto in gel, un ulteriore strato di cotone che è poi la parte che entra in contatto con le mani del ciclista. Con questa tecnica si raggiunge un ottimo comfort e un “tatto” molto naturale.

I nastri in sughero

Gli attuali nastri in sughero sono un mix di materiali sintetici misti a sughero che riescono a valorizzare le caratteristiche sia dell’uno che dell’altro materiale. Il sughero assorbe il sudore e mantiene la presa salda delle mani, mentre il materiale sintetico smorza le vibrazioni che provengono dalla strada rendendo la guida più comoda.

I tappi per il manubrio drop

All’inizio erano dei veri e propri tappi di sughero, spesso riciclati da bottiglie di vino che lo stesso ciclista provvedeva personalmente a svuotare. Avevano il compito di “chiudere” l’estremità inferiore del manubrio e proteggere le gambe del ciclista in caso di contatto. Successivamente i tappi in sughero sono stati sostituiti da tappi in materiale plastico, concettualmente simili a quelli utilizzati nell’industria del mobile.
Negli ultimi anni sono stati introdotti sul mercato, spesso come accessori after market, dei tappi ad espansione in plastica o alluminio. Questi tappi, grazie ad una vite a brugola posta nel centro, hanno il vantaggio di fissarsi in modo saldo al manubrio e migliorare anche l’estetica della bicicletta.

I cuscinetti in gel e altri accessori

Grazie alla diffusione del gravel e alle prove di lunga durata, nel tempo il semplice nastro manubrio si è evoluto e sono stati studiati accessori che ne migliorano il comfort.

Alcune aziende propongono in after market dei cuscinetti in gel da inserire sotto il nastro manubrio. Il gel ha il potere di creare un “cuscino” tra le mani e il manubrio, assorbire le vibrazioni e prevenire abrasioni e dolori alle mani. I cuscinetti possono avere forma ovale per essere inseriti in qualsiasi parte tra il manubrio e il nastro, ma anche una particolare forma a L per adattarsi alla curva superiore dove spesso si va in appoggio con le mani.
Recentemente l’azienda americana Redshift, produttrice dei famosi sistemi di ammortizzamento del reggisella e dell’attacco manubrio, ha proposto una sorta di “manopole” denominate Cruise Control, realizzate in una speciale gomma che vanno inserite sotto al manubrio modificandone la forma per renderla più anatomica e aumentare la superficie di appoggio delle mani e quindi la presa. Un’ottima soluzione se si utilizza un manubrio con tubi di forma tradizionale e si cerca maggiore comodità.

Conclusioni

Come abbiamo visto, il nastro manubrio non è semplicemente un lungo nastro che serve a “fasciare” il nostro manubrio drop. Scegliendo il materiale giusto, la texture e i giusti accessori, possiamo migliorare la comodità sulla nostra bicicletta, ma anche la presa e di conseguenza la sicurezza.

 

https://www.fizik.com/

https://www.sellesmp.com/

https://redshiftsports.com/

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