Nonostante l’allarme della peste suina in provincia di Lodi, con un nuovo focolaio scoppiato a Castiraga Vidardo e le conseguenti misure di contenimento, la quarta edizione della Laus Gravel, svoltasi domenica 15 settembre, ha portato grande entusiasmo e partecipazione. Le preoccupazioni legate alla diffusione della malattia non hanno scoraggiato i 263 appassionati di gravel, che si sono ritrovati per questo appuntamento ormai imperdibile nel panorama del cicloturismo lodigiano.
«Abbiamo optato per un percorso più a Nord rispetto agli scorsi anni, proprio per evitare le zone più a rischio e garantire a tutti la possibilità di partecipare in sicurezza – ha spiegato Marco Tedeschi, organizzatore dell’evento –. E così, sotto un cielo sereno e con un clima inizialmente fresco, i partecipanti si sono lanciati lungo i tre percorsi previsti: uno corto da 60 km, uno medio da 75 km e il più impegnativo da 120 km».
Tra natura, storia e sport: un viaggio nel Lodigiano
L’evento ha offerto l’opportunità di esplorare alcune delle bellezze storiche e paesaggistiche del territorio. I ciclisti, partiti dal Centro Sporting Club Faustina di Lodi, hanno percorso strade sterrate e ciclabili che attraversano le campagne e i piccoli borghi del Lodigiano, scoprendo angoli nascosti e tesori culturali come il Santuario Madonna della Costa a Cavenago d’Adda, l’Abbazia benedettina di Abbadia Cerreto, e il maestoso Castello Visconteo di Pandino.
Il percorso più lungo ha portato i più audaci a sconfinare in provincia di Cremona, offrendo uno scorcio su Palazzo Pignano e la suggestiva Gradella, annoverata tra i borghi più belli d’Italia.
«Siamo felicissimi di essere ritornati alle chiacchiere e alle birrette in grande spolvero al “terzo tempo”, momento sacro dei gravellisti che mancava dalla lontana Padus» ha commentato Tedeschi, riferendosi al tradizionale momento di relax post-pedalata che ha visto i partecipanti ritrovarsi insieme per festeggiare la conclusione dell’evento.
Un evento per tutti, nel segno della solidarietà
La Laus Gravel non è solo un appuntamento sportivo, ma anche un momento di solidarietà. Come ogni anno, infatti, il ricavato dell’evento sarà devoluto alla LILT di Lodi, a sostegno della prevenzione e della cura dei tumori. «È un contributo importantissimo – ha sottolineato l’organizzatore – che conferma il legame tra lo sport e l’impegno sociale».
Anche per questa edizione, il progetto si è dimostrato all’altezza delle aspettative, unendo la passione per la bicicletta alla scoperta del territorio e al valore della solidarietà. «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di offrire un’esperienza unica, che coniughi sport, cultura e tradizioni», ha aggiunto Tedeschi, già al lavoro per le prossime edizioni di questo evento in continua crescita.
La Laus Gravel si conferma, così, non solo una sfida su due ruote, ma un vero e proprio viaggio alla scoperta delle bellezze del Lodigiano, un’esperienza che va ben oltre la semplice pedalata. L’appuntamento è già fissato per il prossimo settembre, con la promessa di nuovi percorsi, nuove emozioni e, soprattutto, nuovi momenti di condivisione.