Evoluzione significa nuove possibilità
Da sempre le bici da corsa montano ruote da 28”, mentre le prime mountain bike volevano le 26”. Le uniche bici da corsa che potevano avere ruote da 26” erano quelle dotate di telai molto piccoli, adatti a ciclisti non più alti di 150 cm. Per le mountain bike, come detto, 26” era, invece, la misura standard. Oggi il mondo del bianco o nero non ci rappresenta più: esiste un’ampia gamma di grigi di cui tener conto. E grigio – attenzione – non vuol dire vaghezza, indeterminazione: piuttosto, precisione e possibilità. Chi pedala vuole poter scegliere: talora prediligendo soluzioni di compromesso, altre volte cambiando a seconda delle esigenze e del contesto. Proprio quel che accade ogni giorno nella categoria Gravel, un mondo che non è mai a senso unico. Non è solo asfalto o solo sterrato. È una combinazione dei due: è B-road, il lato segreto di un territorio che val la pena scoprire.Ruote: una babele di numeri e lettere
Nel tempo è cambiata anche la “carta d’identità” delle ruote: pollici e millimetri, diciture inglesi e francesi, sigle internazionali. Si parla di 28” o 26”, ma anche di 700c, 650b, 29”, 27,5”, 622 mm, 584 mm. Una babele di numeri, lettere e simboli che non aiuta chi è in cerca della ruota giusta per la sua bicicletta. Generalmente, come noto, le dimensioni degli pneumatici delle biciclette sono indicate con due numeri. Questi corrispondono al diametro esterno e alla larghezza dello pneumatico, misurati in pollici (26”, 27”, eccetera) o in millimetri (650, 700, ecc). Oggi le misure degli pneumatici per bicicletta sono indicate secondo le norme ETRTO, acronimo di European Tire and Rim Technical Organization. Un esempio di formato ETRTO è 35-622: vengono forniti la larghezza (35 mm) e il diametro interno (622 mm) dello pneumatico. Si tratta di un’indicazione chiara che consente di stabilire le misure con esattezza. Laddove, invece, le indicazioni in pollici prestano il fianco a possibili fraintendimenti e confusione.Proviamo a fare chiarezza con uno schema:
ISO (mm) | Denominazione convenzionale | Pollici | Larghezza copertone (suggerito) |
622 | Bici da corsa 700c | 28” | Da 23 a 32 mm |
622 | MTB 29˝ | 29” | Da 1.8˝ |
584 | MTB 27.5˝/650b | 27.5” | Da 1.8˝ |
559 | Vecchie MTB 26˝ | 26” | Da 1.7˝ |
622 | Gravel 700c | 29” | Da 30 a 46 mm |
584 | Gravel 650b | 27.5” | Da 35 a 60 mm |
Una ruota per ogni esigenza (e viceversa)
Gravel è un termine ormai entrato nella quotidianità del mondo delle due ruote, ma le B-road sono sempre esistite: Coppi e Bartali pedalavano già sulle strade bianche disseminate per l’Appennino italiano e non solo. Le Gravel sono l’evoluzione di quel mondo: biciclette nate per correre e portarci in quelle strade vietate alle bici da corsa e le loro rigide ruote per alte prestazioni.
Le B-road che troviamo oggi sul mercato sono pronte ad accogliere diverse tipologie di ruote, con telai che si prestano allo scopo, rendendo ancora più personale l’esperienza sportiva. Strada o fuoristrada, uscite turistiche o ricerca delle prestazioni: chi sceglie una gravel vuole avere meno vincoli possibili e rendere la propria bici adatta a ogni situazione, partendo proprio dalle ruote. E allora: 700c o 650b? È una scelta di campo o di percorso?
Analizziamo le due tipologie nel dettaglio:
700c
| Per chi ama la velocità e predilige percorsi misti, in prevalenza asfaltati, con qualche uscita su sterrati non impegnativi, le 700c garantiscono elevate prestazioni. Il cerchio è più grande e la spalla delle gomme può non essere molto alta. Così si garantisce una maggiore scorrevolezza con attriti minimi. La larghezza va dai 32 mm, se l’obiettivo è l’uscita di qualche ora in strada, ai 40/42 se si vuole affrontare un viaggio, anche se i telai più recenti, più votati all’off-road, possono ospitare anche pneumatici da 46 mm. Ne verrà fuori una bici reattiva e veloce: meno stabile sui terreni accidentati ma più adatta per correre. |
650b
| È la soluzione più appropriata per chi intende le B-road come una dimensione fatta di scoperta di strade bianche e sterrate, al confine con il mondo MTB. Parole d’ordine: comfort e sicurezza nei passaggi più tecnici, dove le dimensioni più contenute aiutano sullo sconnesso. Questa ruota ha un diametro di 4 cm più piccolo rispetto le 700c, e può, ospitare una gomma dalla spalla più alta, oltre a essere più larga. Il maggior volume d’aria che si crea aiuta ad assorbire le irregolarità del terreno. Una gomma, poi, che necessita di una pressione di gonfiaggio minore, adatta ai terreni più accidentati, dove è importante avere molto grip e stabilità in curva, alle alte come alle basse velocità. Caratteristiche favorite da una maggiore impronta a terra dovuta alla sezione dello pneumatico di più significative dimensioni (i telai più recenti arrivano a 2.4”) e al raggio minore che aumenta la sezione a terra. |
Le ruote, come noto, non sono tutte uguali. E non esiste la ruota giusta per tutte le situazioni. Ogni misura ha un carattere ben definito e la scelta dipende da molti fattori: dal telaio utilizzato, dai percorsi scelti, dal gusto di chi pedala. È (anche) questione di armonia. Quell’armonia che il B-road cerca di trovare tra le due anime di ogni ciclista. Bisogna cercarla, scoprirla, non fermandosi al “singolo di successo” che cantano tutti: come il lato B delle vecchie musicassette, che valeva (quasi sempre) la pena di ascoltare.