Effettivamente, leggendo il menù dei percorsi che questa terza edizione della Val d’Orcia Gravel offrirà ai partecipanti, non si può non iniziare a sentire un certo languorino. Ma bisognerà aspettare il 20 ottobre per soddisfare l’appetito che verrà proprio pedalando. La novità più importante di quest’anno riguarda la partenza e l’arrivo che saranno a Montalcino, uno dei borghi più affascinanti della Toscana, anziché a Castiglione d’Orcia, come nella precedente edizione.
Un evento nato dal desiderio di novità
La storia della Val d’Orcia Gravel affonda le sue radici nell’amore per il territorio e nella voglia di proporre qualcosa di diverso. «In passato, come team, organizzavamo gare di mountain bike – racconta Mauro Pieri, uno dei fondatori dell’evento e fondatore, assieme a Roberto Piccini, di “Orso on Bike” –. Ma l’agonismo, con tutti i rischi del caso, aveva cominciato a stancarci. Viviamo in una delle aree più belle d’Italia, perfetta per il gravel, e dopo un anno di incontri con i sindaci locali, abbiamo deciso di lanciare la Val d’Orcia Gravel. Un evento cicloturistico che punta a far scoprire il territorio in modo più rilassato e inclusivo, con percorsi per ogni livello di preparazione, accompagnati da ristori di altissima qualità».
Percorsi per ogni gusto: il gravel incontra la gastronomia
Un aspetto che distingue la Val d’Orcia Gravel è la creatività nel nominare i percorsi, ispirati ai menù. «Quando abbiamo iniziato, quattro anni fa – prosegue Pieri – abbiamo scelto questa formula simpatica per far capire ai partecipanti la difficoltà dei tracciati». Ed ecco, quindi, che i pasti sono serviti:
- “il Frugale”: un piatto veloce, sempre diverso ogni anno per offrire nuove emozioni. È il percorso più breve, che con i suoi 40 km si adatta proprio a qualsiasi “palato”;
- “il Saporito”, con i suoi 74 km e 1.600 m di dislivello è l’opzione più partecipata;
- “il Goloso”: 117 km e ben 2.600 metri di dislivello, tracciato per chi vuole gustare appieno le sfumature autunnali di questo affascinante territorio;
e infine “il Luculliano”, una vera sfida per i ciclisti più esperti: 135 km e 3.150 metri di dislivello. «Chi sceglie questo percorso dovrà partire alle 6:30 del mattino e pedalare almeno un’ora e mezza al buio. È un’esperienza unica», aggiunge Pieri.
Una festa di sapori anche (e soprattutto) ai ristori
Non è solo la bellezza del paesaggio a rendere indimenticabile la Val d’Orcia Gravel, ma anche l’attenzione al lato gastronomico dell’evento. I ristori, curati dalle Pro Loco dei vari Comuni, sono il vero fiore all’occhiello della manifestazione. «Ogni ristoro offre prodotti tipici della zona – racconta con orgoglio l’organizzatore –. A Radicofani, ad esempio, i ciclisti troveranno formaggi locali, mentre a San Quirico d’Orcia li aspetterà una gustosa zuppa di farro. Ogni sosta è pensata per far vivere al partecipante un’esperienza autentica».
La magia della Val d’Orcia: un’esplosione di colori e tradizione
Partecipare alla Val d’Orcia Gravel significa anche immergersi nei colori e nelle atmosfere di una delle valli più iconiche della Toscana. Il giallo dei campi di grano e il marrone della terra sono i protagonisti indiscussi anche nell’allestimento dell’evento. Dagli striscioni che accompagneranno i partecipanti, fino all’arco di arrivo: tutto è progettato per rispecchiare le sfumature della natura circostante.
Una squadra di pionieri del gravel
Dietro l’organizzazione della Val d’Orcia Gravel c’è il team “Orso on Bike”, fondato da Mauro Pieri e Roberto Piccini. Dopo anni di gare di mountain bike, fra cui la Granfondo del Brunello, hanno deciso di abbracciare il ciclismo gravel, spinti dalla passione per il loro territorio e dalla voglia di creare un evento che coniugasse avventura, bellezza paesaggistica e tradizioni locali. L’esperienza e l’amore per la Val d’Orcia si riflettono in ogni dettaglio di questa manifestazione, che anno dopo anno continua a crescere e a migliorarsi, diventando un vero punto di riferimento nel panorama italiano gravel.
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