23 Febbraio 2024

La Laguna Nord e Venezia by gravel

Un percorso per scoprire pedalando tutti gli angoli della Laguna (anche quelli che pensavate di non poter raggiungere).

Tipo di percorso: misto asfalto e sterrato con alcuni tratti di facili single track. Lunghi tratti di ciclabili e brevi tratti su stradine secondarie.

★★☆☆☆

Km: 103 chilometri, 89 in bicicletta, 14 in traghetto.
Dislivello: +100 metri

Quando è meglio affrontarlo: aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre, novembre.
Pneumatici utilizzati: da 30 a 40 senza tassellature particolari.
Tipologia di bici consigliata: gravel, MTB , touring.
Nei mesi più caldi uno spray antizanzare è utile.

Descrizione del percorso

Passare pedalando di fronte a Piazza San Marco? Potrebbe sembrare impossibile, visto che la bicicletta nel centro storico di Venezia è totalmente vietata, sia che si stia in sella, sia che la si conduca a mano (questo con la sola eccezione del tratto tra piazzale Roma e la stazione di Santa Lucia, per chi deve prendere il treno). Tuttavia, un modo esiste: prendere, assieme alla propria compagna di viaggio, il traghetto che unisce il Tronchetto al Lido, lo stesso che porta anche le automobili e che passa nel bacino di San Marco. Sarà proprio questo passaggio, la conclusione del nostro giro di oggi: una piacevole pedalata fra le pianure veneziane, attorniati da paesaggi d’acqua e mare.

Nella traccia che vi proponiamo la partenza è dal Park Petroli di Mestre, il parcheggio è gratuito, vicino alla pista ciclabile e poco prima dell’inizio del ponte della Libertà, il ponte che unisce il centro storico di Venezia alla terraferma. Inoltre, è comodo, molto grande e si raggiunge facilmente con google maps o altri navigatori. Se arrivate in treno anziché in automobile, vi consigliamo di scendere alla stazione di Mestre e raggiungere poi la traccia che non passa molto lontana. 

Dal parcheggio si percorre una ciclabile verso Mestre, con un’unica avvertenza: lungo la ferrovia c’è un sottopasso da fare, un po’ scomodo per i lavori in corso. L’attraversamento di Mestre è tutto su piste ciclabili e rivela parti della città piacevoli, a volte addirittura sorprendenti come il Bosco di Mestre, un interessantissimo progetto di rinascita di un bosco di pianura. Se avete tempo, potete percorrere i vari sentieri oltre a quelli indicati nella nostra traccia. All’uscita del bosco troverete il fiume Dese, un fiume di risorgiva che nasce in pianura poco lontano da qui. Il fiume scorre placido, diventando via via sempre più grande, ed è facile incontrare aironi, anatre, garzette e molti altri uccelli, anche di modeste dimensioni. Dopo un lungo tratto di sentiero sull’argine, si deve lasciare il fiume e si raggiunge il paese di Quarto d’Altino utilizzando per la gran parte un percorso ciclabile protetto. Da Quarto d’Altino si segue l’argine occidentale del fiume Sile, tra grandi alberi, pioppi e maestosi salici piangenti. Si raggiunge Portegrandi, dove un sistema di chiuse mette in comunicazione la laguna con il fiume, e si arriva ad un porto per piccole imbarcazioni, da dove parte un bel canale che raggiunge Torcello e Burano. Il percorso è una strada in parte di ghiaia in parte asfaltata che segue la laguna, dove un lungo tratto è riservato esclusivamente a biciclette e pedoni, ma in altri sono ammesse anche le automobili per raggiungere le abitazioni o gli ormeggi presenti. 

La vista sulla laguna, che qui ha la sua parte più selvaggia, è molto bella. Ad un certo punto incontrerete una torre in legno per l’osservazione degli uccelli, vi consigliamo di fermarvi e salire: nelle vicinanze è presente una grande colonia di fenicotteri rosa ed è comune vedere centinaia di esemplari nelle acque basse tra le barene. Nei pressi di Capo Sile, lungo la ciclabile ci sono ben tre punti di ristoro stagionali per ciclisti. Sono delle piacevoli soste, ombreggiate e accoglienti.

Una volta rimessi in sella, poco prima di raggiungere il paese di Jesolo, troverete sulla destra le indicazioni per Lio Maggiore: è una bellissima alternativa di percorso, percorribile da aprile ad ottobre. Seguendo una solitaria stradina ci si inoltra nella laguna, fra le barene, dove il paesaggio è affascinante. Quando si raggiunge Lio Maggiore la strada finisce, ma dal mercoledì alla domenica, su prenotazione, è attivo un servizio di traghetto¹ per le bici che vi porta a Lio Piccolo, altro sperduto luogo della laguna nord da cui una stradina, che emerge dalle acque, vi riporta sulla traccia all’altezza di Treporti.

Se, invece, si segue la traccia base, si continua lungo il Sile, con bei tratti in ghiaia fino alle chiuse di Cavallino che uniscono il fiume, poco prima della foce, con la laguna. Da Cavallino a Treporti, lungo il canale Pordelio, la nuova ciclabile è sospesa sull’acqua per lunghi tratti, regalando una vista che, nelle giornate limpide, spazia dalla laguna alle dolomiti. 

Raggiunto l’imbarcadero di Punta Sabbioni si prosegue costeggiando le imponenti strutture del M.O.S.E. fino alla diga foranea. Percorrendo la diga si arriva al faro di entrata dell’imboccatura di San Nicolò e si è circondati dalle acque dell’Adriatico. A questo punto avremo percorso circa 80 km, probabilmente saremo stanchi. La spiaggia vicino al faro è estesa, con delle grandi dune, nei mesi estivi c’è un bar-trattoria, e nelle vicinanze ci sono diversi campeggi dove si può passare la notte.

Per tornare alla partenza, e chiudere, dunque, questo suggestivo anello, bisogna prendere il vaporetto per il Lido di Venezia. Converrebbe avere la Carta Venezia perché si risparmia parecchio sul costo del biglietto (1,50 euro contro 7 per ogni tratta a persona, la bicicletta costa comunque 3 euro). In alta stagione, probabilmente, dovrete aspettare un po’ perché ci sono solo 4 posti per le biciclette per vaporetto e le partenze sono ogni mezz’ora. 

Raggiunto il Lido si scende e si percorre la riva verso levante per arrivare all’imbarcadero del Ferry per il Tronchetto: le corse sono circa ogni ora e qui non c’è problema di spazio. Il percorso del Ferry è magnifico perché attraversa tutto il bacino di San Marco passando davanti al palazzo Ducale e poi tra San Giorgio e Punta della Dogana, imbocca il canale della Giudecca fino all’arrivo. Scesi al Tronchetto c’è un percorso ciclopedonale lungo la riva del canale che porta fino al ponte della Libertà. La prima parte della ciclabile del ponte è sospesa, poi si è separati dalla strada da un muro di mattoni. Alla fine del ponte troverete il parcheggio iniziale; chi, invece, deve raggiungere la stazione deve proseguire ancora qualche km lungo la ciclabile.

Centri assistenza:

Venezia Mestre : Officina & Bike caffè https://www.facebook.com/riparzionibici/ Via Dante 33-35

Quarto d’Altino : Maxoonebike https://www.maxonebike.com via Isonzo 2

Cavallino Treporti: Borsoi https://www.borsoibikecentercavallino.it Via Pordelio 434

Per Info su traghetti e Carta Venezia : ACTV https://actv.avmspa.it/it

Punti di interesse

Bosco di Mestre
Area Archeologica di Quarto d’Altino
Torretta Bird watching Laguna Nord
Faro di Punta Sabbioni
Venezia: Bacino di San Marco, Isola di San Giorgio Maggiore, Canale della Giudecca

Suggerimenti

¹Servizio traghetto Lio Maggiore-Lio Piccolo prenotazione al numero 324 8004325 o al sito https://www.agriturismo-labarena.it/bici-barca.html , il servizio è organizzato dall’agriturismo la Barena dove si mangia bene.

Variante di percorso

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