20 Settembre 2024

Inserti per ruote gravel, a cosa servono e perché dovresti montarli

L’inserto per ruote si sta diffondendo sempre di più. Se prima era quasi esclusivamente riservato alle mtb, ora anche gli appassionati di gravel bike lo utilizzano.

Una volta le chiamavano “mousse”, poi “salsicciotti”, ora sono solo “inserti”, ovvero degli anelli in schiuma leggerissima da inserire all’interno della ruota, tra cerchio e copertone.

Dopo un’evoluzione che ha visto scomparire la piccola camera d’aria interna e ridotto il peso (i primi salsicciotti pesavano veramente tanto), oggi l’utilizzo degli inserti è riservato praticamente solo al tubeless.

Come funziona il tubeless?

Iniziamo ricordando qualche nozione sul tubeless. Si tratta di un sistema che prevede un cerchio a tenuta stagna (con valvola apposita), un copertone realizzato per l’uso specifico e un liquido sigillante che si secca a contatto con l’aria. Questo significa che, dopo aver montato il copertone senza camera, aggiunto il liquido e gonfiato lo pneumatico, ogni volta che un corpo estraneo penetra nel copertone, il liquido chiude il foro e impedisce la fuoriuscita dell’aria.
Spesso si dice, erroneamente, che con il tubeless non si fora e non si pizzica la camera. Questa affermazione è vera solo a metà. Infatti, in realtà, il tubeless si fora ma, avendo all’interno il liquido sigillante, nella maggior parte dei casi, il rider non si accorge del problema e può proseguire la sua corsa. Inoltre, è vero che non si pizzica la camera d’aria, visto che non c’è. Tuttavia si può pizzicare, cioè tagliare, il copertone, se questo impatta sul cerchio quando si colpisce a forte velocità un ostacolo.

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A cosa serve l’inserto nelle ruote gravel

L’inserto ha principalmente quattro funzioni:

  • protegge lo pneumatico perché non impatti sul cerchio in caso di forte urto e, di conseguenza, non si tagli;
  • difende il cerchio dai colpi forti, evitando che si danneggi;
  • permette di pedalare a pressioni molto basse;
  • consente di tornare a casa anche se si fora e il liquido non riesce ad autoriparare la gomma (run flat).

Come si monta un inserto gravel

L’inserto si monta grossomodo come una camera d’aria. Montato il copertone su un lato, si mette l’inserto come si farebbe con una camera d’aria. Bisogna, tuttavia, fare attenzione che vengano seguite le istruzioni, mettendo il foro presente (a volte) sull’inserto, in corrispondenza della valvola. Una volta inserito correttamente, si inizia a posizionare il lato opposto del copertone fin dove possibile con le mani, per poi utilizzare le classiche leve. L’inserimento del copertone nel cerchio è un po’ più difficoltoso con l’inserto ma, con pazienza, ci si riesce. Una volta posizionato, la seconda operazione è far tallonare il copertone come si farebbe con un normale tubeless e aggiungere il liquido sigillante. Anche in questo caso, vanno seguiti i consigli dei produttori che, di norma, suggeriscono di inserire una quantità maggiore di liquido, mentre la manutenzione (cioè il rabbocco), andrebbe fatta un po’ più frequentemente rispetto a un normale tubeless.

Conclusioni

L’inserto porta un grande vantaggio a chi già utilizza il tubeless al posto della camera d’aria. Questo consiste nel poter utilizzare pressioni basse senza il rischio di tagliare il copertone o, peggio ancora, distruggere un cerchio in caso di forte impatto.
La maggior manutenzione rispetto a un “normale” tubeless lo porta a essere consigliato soprattutto a chi utilizza la propria Gravel in fuoristrada e a chi fa frequenti uscite.


Foto Tannus:
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Foto Vittoria: https://int.vittoria.com/

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