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26 Aprile 2023

Camera d’aria o tubeless, questo è il dilemma

È questa una delle domande più gettonate tra gli appassionati di gravel bike. Ma, prima di rispondere a questa domanda e analizzare pro e contro di ognuna delle soluzioni, vediamo di andare a scoprirne la storia

Storia della camera d’aria

Quando nacque la bicicletta, utilizzava pneumatici pieni in gomma che rendevano la guida molto scomoda e poco sicura. Nel 1888 John Boyd Dunlop, un veterinario scozzese, inventò la camera d’aria in gomma naturale per il triciclo del figlio, senza rendersi conto che avrebbe letteralmente rivoluzionato il mondo della bicicletta e non solo.

La camera d’aria era semplice, ma efficace, e migliorò notevolmente la guida delle biciclette, rendendole più comode e più veloci.

Negli anni successivi, le camere d’aria subirono alcune migliorie. Nel 1891 la Continental, un’azienda tedesca, iniziò a produrre camere d’aria in gomma vulcanizzata, decisamente più resistenti e durature rispetto alle precedenti camere in gomma naturale.

Intorno al 1970, si iniziò a sperimentare delle ruote senza camera d’aria per auto e moto. Nacque, così, il tubeless.

Alla fine degli anni ’90, il sistema tubeless fu implementato per le mountain bike.

Si dovette, però, arrivare ai primi anni 2000 per poter godere di tutti i benefici di questo sistema, quando i produttori iniziarono a sviluppare degli appositi pneumatici, chiamati tubeless-ready e cerchi specifici che consentivano una tenuta dell’aria ottimale. Questo sistema venne adottato da molti appassionati di mountain bike, che apprezzarono la maggiore trazione, grazie alla possibilità di utilizzare pressioni più basse e la riduzione del rischio di foratura e l’eliminazione dell’effetto “pizzicata”, cioè lo schiacciamento e la conseguente lacerazione della camera d’aria quando questa si interpone tra cerchio e copertone.

Dopo la mountain bike, toccò alla gravel bike beneficiare di questo sistema che oggi si sta sempre più diffondendo anche tra i ciclisti su strada. In ogni caso, le camere d’aria rimangono ancora una scelta comune per molti ciclisti per via della loro semplicità d’uso e convenienza.

Quando scegliere il tubeless

 

La scelta tra camere d’aria e sistema tubeless dipende molto dal tipo di utilizzo che facciamo della bicicletta, di qualsiasi tipo essa sia.

Le camere d’aria sono normalmente installate sulle biciclette quando queste escono dal negozio, sono facili da montare e riparare in caso di foratura e possono essere utilizzate su quasi tutti i tipi di cerchi e di pneumatici.

Il sistema tubeless viene, invece, sempre più utilizzato, e non solo sulle mountain bike. Grazie alla mancanza di una camera d’aria infatti, la trazione e la stabilità migliorano in ogni condizione e la minore pressione dell’aria consente una guida molto più precisa. Inoltre, il sistema tubeless offre una maggiore resistenza alle forature grazie alla capacità di sigillare piccoli e medi fori che corpi estranei possono causare allo pneumatico. il tubeless, di contro, richiede un cerchio e uno pneumatico specifico e anche una maggiore manualità e attenzione nell’installazione e nella manutenzione.

In generale, il sistema tubeless è consigliato per i ciclisti che affrontano terreni accidentati e difficili, mentre le camere d’aria sono una scelta più comune per i ciclisti che utilizzano le biciclette per spostamenti quotidiani, per brevi escursioni e per i ciclisti su strada.

 

Andiamo ora a confrontare pro e contro della camera d’aria e del tubeless.

Montaggio di una ruota con camera d’aria

Pro

  • Le camere d’aria sono generalmente economiche, meno costose dei sistemi tubeless.
  • Installare una camera d’aria è un processo abbastanza semplice che la maggior parte delle persone possono imparare a fare autonomamente.

Contro

  • Le camere d’aria sono più suscettibili alle forature rispetto ai sistemi tubeless.
  • Possono subire il fenomeno della “pizzicata”. Quando si tiene una pressione troppo bassa e si incontra un ostacolo (ad esempio una pietra), la camera può interporsi tra copertone e cerchio, generando un taglio che fa fuoriuscire immediatamente tutta l’aria contenuta nella camera.
  • L’accoppiata gomma/camera ha generalmente un peso superiore rispetto a un sistema tubeless.
  • Le camere d’aria creano una resistenza al rotolamento maggiore rispetto ai sistemi tubeless, il che può influire sulla velocità e sull’efficienza della pedalata.

Montaggio di una ruota con sistema tubeless

Pro

  • I sistemi tubeless sono meno suscettibili alle forature perché, di norma, si auto riparano.
  • È totalmente assente il problema delle pizzicature, grazie all’assenza di una camera d’aria.
  • Con i tubeless è possibile utilizzare pressioni di esercizio più basse rispetto a un sistema a camera d’aria, questo migliora la trazione e rende la guida più precisa e confortevole.
  • I sistemi tubeless, generalmente, offrono una resistenza al rotolamento inferiore per via dell’assenza di attrito tra camera e copertone, il che può tradursi in una pedalata più efficiente e maggiore velocità.

Contro

  • L’utilizzo di un sistema tubeless può essere più costoso rispetto all’uso di camere d’aria. È, infatti, necessario utilizzare coperture specifiche (tubeless ready), nastri per i cerchi (che vanno sostituiti periodicamente), apposite valvole e liquido sigillante che va rabboccato a intervalli regolari.
  • La conversione a un sistema tubeless può essere più complicata rispetto all’installazione di una camera d’aria e potrebbe richiedere l’aiuto di un professionista o, comunque, necessita di una buona manualità e basi di meccanica.
  • I sistemi tubeless richiedono una manutenzione periodica, soprattutto per quanto riguarda il rabbocco di liquido sigillante che va eseguito ogni 2-3 mesi. Il liquido all’interno del copertone tende, infatti, a seccarsi, riducendo così la sua efficienza in caso di foratura.
 
Roberto Pellizzari

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