La randonée dei Navigli quest’anno porta una grande novità: l’introduzione di due percorsi Gravel, uno di 65 km e l’altro di 112 km, che si svolgeranno fino a dove possibile in concomitanza con il percorso stradale. La velocità verrà controllata dal codice della strada e verranno utilizzate, per quanto possibile, le piste ciclabili. I gravellisti si cimenteranno poi con un 60% di percorso sterrato e di strade bianche.
Assieme a Cosimo Resina, come co-organizzatore troviamo un certo Fermo Rigamonti, colui che per primo ha portato le randonnèe in Italia ed è, tra l’altro, l’organizzatore della “1001 Miglia”, la più lunga ed estrema randonée ciclistica d’Europa che si tiene ogni 4 anni.
La partenza è prevista per domenica 19 febbraio, sarà libera e a gruppi dalle 8.00 alle 9.30. Si tratta di un giro ad anello, infatti, il punto di inizio e di arrivo è fissato sul Naviglio Pavese e si attraverseranno il Naviglio Bereguardo e il Naviglio Grande dal quale deriva il nome completo della MiRando: “Randonée del Naviglio Milanese”.
Gran parte delle strade, come detto, saranno ciclabili o ciclopedonali e strade secondarie. Questo perché il traffico non verrà chiuso. Lungo il percorso ci saranno dei punti di controllo e dei ristori in particolare a Zerbolò ci sarà la Trattoria Lea che offrirà il famoso risotto pavese. Un altro ristoro verrà offerto da Enervit.
Grazie alle partnership con l’azienda venete GSG, MG.K vis e Buracia, ogni partecipante riceverà verrà premiato con diversi gadget.
Non essendo una gara, non ci sarà una classifica finale. Tuttavia, ogni partecipante potrà scoprire il suo tempo: alla partenza verrà scannerizzato un codice QR posto sul frontalino della bicicletta, il quale che verrà riscannerizzato nuovamente all’arrivo, mostrando l’effettivo tempo di percorrenza.
L’edizione 2023 della MiRando prevede ben 5 percorsi, essendo stati introdotti non solo 2 percorsi Gravel, ma anche il RandoRiver un percorso 200 ACP, valido come brevetto per potersi poi iscrivere, assieme ad altre prove qualificanti, alla “Parigi Brest Parigi”.
MiRando Milano è un evento che ha un fine nobile: aiutare chi è meno fortunato. Infatti, tutti i ricavi degli eventi dalla prima edizione sono stati devoluti in beneficenza. Diversi sono stati i charity partner da Dinamo Camp a Save the Children. Quest’anno saranno Laureus sport for good Italia e #RunforEmma and friends.
- Laureus sport for good Italia: si impegna per sostenere minori che vivono in condizioni di forte deprivazione economica e sociale attraverso il potere dello sport, mediante la creazione di una rete territoriale composta da enti del terzo settore, scuole, servizi sociali e associazioni sportive. Per quest’anno Laureus ha chiesto di organizzare un itinerario più corto dedicato ai ragazzi durante la Mirando; da qui è nato Laurens Mirando un percorso di 28 km con un dislivello di 61 m, adatto proprio ai più piccoli.
- #RunForEmma and friends: nato da un gruppo di amici che correndo insieme ha scoperto la ricchezza della solidarietà e sposato la filosofia del Correre Solidale: correre per una buona causa sempre. Dal 2019 è diventata a tutti gli effetti una Onlus. Sostiene il SAPRE, un reparto del Policlinico di Milano che si occupa di aiutare le famiglie con bambini affetti da SMA (distrofia muscolare spinale). Questa è la quarta edizione di Mirando Milano di cui è partner Charity. Attraverso le donazioni di Mirando Milano, L’associazione #RunforEmma sostiene un progetto chimato “Mio figlio ha 4 ruote”. Si tratta di uno stage ludico motorio di 7 giorni dove vengono invitate circa 60 famiglie e 60 bimbi, a Lignano Sabbiadoro. In questa settimana i bambini saranno seguiti da dei volontari, in modo tale che i genitori possano avere dei momenti di pausa. Avere un bimbo affetto da SMA vuol dire dedicare 24 ore su 24 a lui. Ai genitori vengono fatti degli incontri psicologici e di confronto, mentre i bambini fanno attività specifiche. Quest’anno, in particolare, verranno divisi in due gruppi: i più piccoli e i più grandi. Il gruppo dei più grandi, è un gruppo che già l’anno scorso, grazie agli istruttori della FIPS (Federazione Italiana Paralimpica), ha iniziato a giocare a Powerchair football e Powerchair hockey e quest’anno continuerà.