La gravel bike sta riscuotendo sempre più successo e, come abbiamo visto in alcuni dei precedenti articoli, è la bici più indicata per un neofita che voglia iniziare a pedalare. Presa la decisione di acquistare una gravel, arriva il momento di sceglierla, tenendo in considerazione tutti i suoi elementi a seconda delle nostre necessità. A cominciare dal materiale con il quale è fatta.
È indubbio che, a differenza di altre specialità come il ciclismo da strada e, in larga parte, anche la mountain bike, dove il carbonio fa da padrone e gli altri materiali sono relegati alla versione più economica (alluminio), o a realizzazioni custom rivolte prevalentemente ai nostalgici (acciaio e titanio), nel vasto regno Gravel i telai in metallo hanno trovato una loro collocazione e una loro ragione d’essere. In questa sede andremo, quindi, ad analizzare i vari materiali, ciascuno con le proprie caratteristiche, per cercare di fornire una guida, che non pretende certo di essere esaustiva, ma possa essere di aiuto specialmente a chi si approccia per la prima volta al mondo della bicicletta, proprio incuriosito dal gravel e dalle sue infinite possibilità.
Acciaio: il re “decaduto” che riconquista la corona?
Iniziamo la nostra analisi dei vari materiali partendo dal più antico e allo stesso tempo affascinante: l’acciaio. Per anni è stato il re delle materie prime e ha accompagnato alcuni dei più grandi ciclisti da Coppi a Bartali, da Merckx a Gimondi, nelle loro più famose avventure, per poi venire spodestato e ritrovare nuova vita con la diffusione del gravel, in quanto particolarmente indicato per la pratica del bikepacking e per i ciclo-viaggiatori. Ovviamente parliamo di acciai speciali, di cui Columbus rappresenta la storia e lo stato dell’arte, che nulla hanno a che fare con i telai primo prezzo di cui abbiamo accennato più sopra. Entriamo, dunque, nel dettaglio delle caratteristiche di questo nobile materiale.
- Peso: i telai in acciaio tendono, comunque, ad essere più pesanti rispetto ad altri materiali come il carbonio, ma le moderne leghe di acciaio offrono un buon compromesso tra peso e durata.
- Comodità: principale caratteristica che, come detto, lo rendono indicato per i viaggi. I telai in acciaio sono noti per la loro capacità di assorbire le vibrazioni e offrire un passaggio più confortevole su terreni accidentati, pur mantenendo un’ottima rigidità per favorire comunque le prestazioni.
- Durata: l’acciaio è robusto e resistente alla fatica, il che significa che può sopportare bene le sollecitazioni ripetute tipiche del gravel.
- Costo: l’acciaio, specie se saldato al Tig, è comunque un materiale costoso e adatto a bici di un certo livello, ma raramente lascia insoddisfatto chi decide di realizzare una gravel in questo materiale.
- Riparabilità: è una materia facilmente riparabile con qualsiasi tipo di attrezzatura per saldare e praticamente in qualsiasi parte del mondo, dalla megalopoli del Nord America al più sperduto villaggio sulle Ande.
Alluminio: la “meteora” più longeva della storia
L’alluminio è il più rigido e il più leggero dei metalli e proprio per questo è stato il primo materiale che ha scalzato l’acciaio, rubandogli la nomea di materiale d’elezione per la produzione di bici da strada, anche se il suo regno è durato poco, sostituito ben presto dal carbonio. Tuttavia, ancora oggi, le sue caratteristiche di leggerezza e di lavorabilità, abbinate ai processi di idroformatura, che permettono di plasmarne facilmente le forme, lo rendono un ottimo materiale per le bici di primo prezzo (quelle che partono, generalmente da poco sopra i 1000/1200 €) e, probabilmente, il materiale più usato nella bike industry.
- Peso: i telai in alluminio sono leggeri, durevoli, meno sensibili dell’acciaio alla corrosione ed estremamente reattivi, ma solitamente più pesanti rispetto a quelli in carbonio.
- Comodità: l’alluminio paga scotto rispetto a tutti gli altri materiali in quanto la reattività è accompagnata da una buona dose di rigidità che si traduce in una più elevata trasmissione delle sollecitazioni e in una minore capacità di assorbire le sconnessioni.
- Durata: anche per l’alluminio valgono le stesse considerazioni dell’acciaio e, con le dovute accortezze, può durare molti e molti anni anche nell’uso più gravoso.
- Costo: l’alluminio è spesso la scelta più economica rispetto a tutti gli altri materiali, anche se alcune leghe sono particolarmente pregiate e usate nella produzione di componentistica top level.
- Riparabilità: non raggiunge la facilità di riparazione dell’acciaio, in quanto servono strumenti e capacità un po’ superiori, ma rimane comunque riparabile abbastanza facilmente in ogni parte del mondo.
Titanio: il metallo più pregiato
Il titanio è il più costoso fra i metalli utilizzati nella costruzione di biciclette, ma le sue caratteristiche “uniche” lo rendono il materiale preferito per la realizzazione della bicicletta “definitiva”, da usare, salvo innovazioni tecniche nei componenti, proprio per tutta la vita. Vediamo perché:
- Peso: il titanio è leggermente più pesante dell’alluminio, ma molto più resistente (infatti viene anche utilizzato per le corazzature dell’A10, l’aereo d’attacco usato dall’US Air Force).
- Comodità: ciò che differenzia il titanio dall’alluminio, e lo accomuna all’acciaio, è la grande capacità di assorbire le vibrazioni, caratteristica che lo rende quindi altrettanto indicato per realizzare bici gravel.
- Durata: valgono le stesse considerazioni relative ad acciaio e alluminio, con una durata, probabilmente, ancora superiore.
- Costo: questa è, forse, la nota dolente di questo materiale. I telai in titanio sono spesso decisamente più costosi rispetto ad acciaio, alluminio e carbonio, anche se mantengono un maggior valore nel tempo proprio per questo suo essere “eterno”.
- Riparabilità: una parte importante del maggior costo dei telai in titanio risiede anche nella maggior complessità di realizzazione in quanto le saldature richiedono attrezzature specifiche e anche notevoli competenze da parte di chi esegue il lavoro. Ciò non toglie che, con un po’ di impegno, sia comunque riparabile, senza contare che il rischio di rotture è abbastanza ridotto proprio per la robustezza intrinseca del materiale.
Carbonio: il re indiscusso (almeno per il momento)
Arriviamo infine al carbonio. Materiale d’elezione, per non dire esclusivo, per la realizzazione delle bici da gara, siano esse bici da strada, mtb, ciclocross, bmx, è stato inizialmente snobbato dai gravellisti della prima ora. Tuttavia, complice la diffusione sempre più ampia della disciplina e la sua declinazione anche in ambito racing, il carbonio è stato recentemente considerato dalle aziende nella realizzazione non solo di gravel sempre più prestazionali (e quando si parla di prestazioni il carbonio la fa, ovviamente, da padrone), ma anche adatte ad un utilizzo più rilassato e votato al viaggio. Il carbonio, essendo realizzato da fibre intrecciate o unidirezionali tenute unite da resine epossidiche, permette di realizzare telai contemporaneamente molto rigidi e reattivi, ma con un comfort notevole. Vediamo le sue caratteristiche:
- Peso: potendo gestire la quantità di carbonio, praticamente punto per punto, è possibile realizzare telai estremamente leggeri (alcuni anche di soli 700/800 gr).
- Comodità: come detto, il carbonio permette di realizzare telai reattivi ma al contempo estremamente comodi.
- Durata: stabilire a priori la durevolezza di un telaio in carbonio è abbastanza difficile. Quello che è certo è che la durata è comunque inferiore ai telai realizzati in metallo. Anche se, comunque, parliamo sempre di parecchi anni…
- Costo: il carbonio ha una forbice di prezzo notevole in quanto la qualità delle fibre, delle resine e le tecniche di lavorazione possono dare prodotti molto diversi nelle caratteristiche, e di conseguenza anche nel costo finale.
- Riparabilità: contrariamente a quello che si può pensare anche il carbonio, entro certi limiti, è riparabile. Ovviamente servono competenze specifiche per effettuare una riparazione duratura e che garantisca la durata e la sicurezza del telaio. Ciò non toglie che sia, comunque, possibile effettuare interventi di emergenza, anche se questo può comunque pregiudicare la possibilità di una riparazione con i fiocchi una volta in officina.
Ora che abbiamo fatto un po’ di chiarezza sulle caratteristiche dei vari materiali, abbiamo gli strumenti per scegliere il telaio della nostra futura gravel bike. Dobbiamo, tuttavia, fare un secondo passo, e cioè capire che tipo di ciclista siamo o vogliamo diventare. Andiamo quindi a fare alcune considerazioni per aiutarvi nella scelta.
- Acciaio:
Ciclisti tradizionalisti: coloro che apprezzano l’aspetto classico delle biciclette e desiderano una sensazione di guida più “tradizionale” potrebbero preferire l’acciaio.
Ciclisti che cercano comfort: l’acciaio è noto per la sua capacità di assorbire le vibrazioni, rendendolo adatto a coloro che cercano un passeggio più comodo, specialmente su terreni accidentati.
- Carbonio:
Ciclisti orientati alle prestazioni: i ciclisti che cercano la massima leggerezza e rigidezza per prestazioni ottimali, come coloro che partecipano a gare di gravel, potrebbero preferire il carbonio.
Ciclisti che cercano efficienza: il carbonio offre un’elevata efficienza di pedalata e può essere una scelta per chi desidera massimizzare la propria potenza durante la pedalata.
- Alluminio:
Ciclisti con budget limitato: i telai in alluminio sono spesso più accessibili dal punto di vista economico rispetto a quelli in carbonio e titanio. Ciò li rende adatti a chi ha un budget limitato.
Ciclisti polivalenti: l’alluminio può essere una scelta versatile per ciclisti che cercano una bicicletta adatta a diverse condizioni di guida.
- Titanio:
Ciclisti che cercano una combinazione di leggerezza e durata: il titanio offre una buona resistenza e leggerezza, rendendolo adatto a ciclisti che desiderano una bicicletta durevole e leggera.
Ciclisti che apprezzano la flessibilità del materiale: il titanio è noto per la sua flessibilità e capacità di assorbire le vibrazioni, offrendo un equilibrio tra comfort e prestazioni.
Bene, ora che abbiamo tutti gli strumenti per scegliere il telaio, non dimentichiamo che quest’ultimo è solo il punto di partenza attorno a cui viene costruita la bicicletta.
Scelto il telaio bisogna selezionare il gruppo cambio, le ruote, la sella, il manubrio, i pedali ecc. Quindi il viaggio è ancora lungo. Fatelo con noi…