Se il detto è “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”, quando si sale in sella la situazione a volte si ribalta. Ovviamente, far le cose da sé può portare a piccoli piaceri, ma percorrere tragitti ideati da esperti lascia accantonare la parte decisionale e permette di godersi il viaggio a pieno senza troppi pensieri. In questo caso, potete fidarvi di Ausilia Vistarini, biker tenace che ha esplorato il mondo proprio in sella alla sua bici, diventando la prima donna italiana ad aver completato in Alaska i 1.800 km dell’Iditaroad Trail Invitational, l’ultramaratona invernale più lunga del mondo. L’esperta ciclista che vive a Lomello, in provincia di Pavia, ha disegnato un percorso per gli amanti dello sterrato: la Lomellina gravel. Scopriamolo insieme.
Un paesaggio surreale
La Lomellina è una piccola “Mesopotamia” dai paesaggi unici. Circondata dalla linea delle risorgive a nord, dal fiume Sesia a ovest, dal Ticino a est e dal Po a sud, questa particolare zona stupisce i suoi visitatori con panorami mozzafiato. Il suo punto forte è il “mare a quadretti”: in tarda primavera le risaie sono allagate e acqua e cielo sembrano confondersi per chilometri e chilometri. Ma l’aspetto naturalistico non è l’unico motivo che invoglia gli amanti del ciclismo a spostarsi in questa splendida area. Tra chiese, cascine e castelli medievali la Lomellina colleziona una lunga storia che stuzzica l’interesse anche dei più curiosi.
L’anello del percorso Lomellina Gravel
Il tragitto del Lomellina Gravel è lungo 194 km ed è percorribile senza limiti di tempo o altre “regole”: essendoci molto da visitare, nessuno vieta di concedersi un weekend o più giorni per godersi questo viaggio in sella.
Le strade del percorso sono sterrati e sentieri, ideali quindi per la gravel. È un tragitto fisso e percorribile ogniqualvolta si voglia e non c’è un luogo di partenza o di arrivo: ognuno, insomma, può scegliere da quale punto iniziare. Il percorso è un anello che tocca diversi luoghi d’interesse: il Castello Gallarati Scotti di Cozzo, San Martino Siccomario, Carbonara al Ticino, Villanova d’Ardenghi, Dorno, Scaldasole, Valeggio, Lomello e molti altri. In aggiunta, nel tragitto si possono ripercorrere tratti della Via Francigena, lo storico percorso religioso che veniva intrapreso dai fedeli per lunghi pellegrinaggi, e la Via delle Gallie, che nell’antichità collegava la Pianura Padana alle zone d’Oltralpe.
La mappa del percorso è facilmente scaricabile nel sito di Portami a Lomello.
Sofia Ballico