3 Marzo 2023

Il giro d’Europa in sella alla Gravel: la storia di Francesco Ciullo

Lasciare tutto e partire, in sella alla Gravel, verso destinazioni sconosciute.

È la storia di Francesco Ciullo, beneventano di 31 anni, il quale cinque anni fa ha iniziato un percorso di crescita individuale che l’ha portato a cambiare radicalmente il suo stile di vita. Abbandonata la vecchia routine, Francesco ha iniziato a intraprendere viaggi in bici munito solo di tenda, sacco a pelo e tanta voglia di avventura. Dopo l’esperienza in Puglia e quella nel resto d’Italia, ora il suo progetto è quello di girare tutta l’Europa.

Un ragazzo come tanti

Fino a cinque anni fa, la vita di Francesco era simile a quella di molti altri suoi coetanei. «Avevo una routine molto sedentaria – racconta -: sostanzialmente, passavo tutta la giornata tra lavoro, play station, amici e calcio. Sono un perito informatico, e a 26 anni sono riuscito a trovare un posto sicuro in una grande azienda, dove ho iniziato con grande entusiasmo. Dopo qualche mese, però, ho iniziato a sentirmi apatico e triste, e tutto ciò che mi circondava non sembrava avere più senso». Da quel momento, per Francesco è iniziato il cambiamento che l’ha portato a togliere dalla sua vita tutto ciò che ormai non sentiva più suo. «Ho iniziato con il vendere la playstation – continua -, smettendo nel contempo di giocare al fantacalcio e di seguire le partite come facevo prima. Mi sono accorto che più cose toglievo e più riuscivo ad ascoltarmi. Ad un certo punto, a coronamento di questo percorso, mi è venuto quasi spontaneo comprare una bici per mettermi alla prova nel mio primo cicloviaggio».

Dalla Puglia al giro d’Italia, per conoscere sé stesso

In sella alla bici, Francesco ha quindi deciso di organizzare un viaggio alla scoperta della Puglia. «Dal momento in cui sono partito in sella a Mattea – spiega -, la mia primissima bici ibrida, ho capito di essere fatto per l’avventura, e che era quella la vita che volevo. Terminato il viaggio, sono tornato a casa e ho ricominciato a lavorare, continuando nel frattempo il mio percorso di crescita personale, che mi ha portato a comprendere che quelle che prima consideravo passioni altro non era che l’uniformarmi a quelle degli altri». In quest’ottica, due anni fa Francesco ha di partire per un viaggio che toccasse ogni regione della Penisola, prendendosi un’aspettativa di tre mesi dal lavoro. «Alla fine ci ho impiegato cinque mesi e mezzo – prosegue -, e ho girato qualsiasi angolo d’Italia, isole comprese. Sono partito munito solamente di tenda e i fornelli, completamente autosufficiente. Terminata quest’avventura sono tornato a casa, mi sono ascoltato e ho capito di avere trovato la mia strada».

La scelta di girare l’Europa

Dopo essersi licenziato dal posto di lavoro lo scorso agosto, Francesco ha continuato a coltivare la sua passione per le due ruote, fino a maturare un progetto decisamente ambizioso. «Un sogno che avevo nel cassetto da parecchi anni – spiega Francesco – era quello effettuare un giro che toccasse tutti 46 stati dell’Europa geografica. Ho deciso dunque di provare questa impresa in compagnia di Abba, la mia Gravel Fuji Touring che mi aveva accompagnato anche nel giro d’Italia. Mi porterò dietro tenda, sacco a pelo, fornelli e il pannellino solare: il resto e tutta avventura, e anche se partirò in solitaria so che durante il percorso conoscerò migliaia di persone». Uno degli obiettivi di Francesco è quello di dimostrare che nella vita è possibile cambiare. «Il cambiamento è una cosa meravigliosa – prosegue -, anche se spesso è doloroso: quando ho preso consapevolezza che ho passato tutti questi anni a fare ciò che non avevo scelto, mi sono sentito uno stupido. Ci sono tanti modi di vivere diversi, che devono solo essere conosciuti».

Da Benevento al Circolo Polare Artico, andata e ritorno

Il primo giugno 2023, quindi, Francesco partirà da Benevento verso destinazioni che ancora non conosce. «Un concetto che mi piace tantissimo – racconta – è quello di partire da casa mia per poi ritornare, pedalando, nello stesso luogo. Sarà un viaggio esclusivamente via terra, tranne per quanto riguarda le tratte marittime, e penso di stare via almeno sedici mesi, anche se probabilmente saranno di più. Non è un viaggio che ha un tempo: vivrò tutto ciò che accadrà, se trovo lavoro mi fermerò in un posto, oppure resterò a vivere con le persone che incontrerò durante l’avventura». Un viaggio che non si preannuncia affatto facile, ma che Francesco è pronto ad affrontare. «Mi piace mettersi continuamente alla prova con me stesso – le sue parole -: ad esempio, spero di riuscire arrivare al Circolo Polare Artico nel periodo più freddo, per godermi i meno trenta. Ovviamente sto acquistando tutta l’attrezzatura adatta, come un nuovo sacco a pelo e una tenda più adatta. Percorrerò sia strade bianche che asfaltate, e sono già elettrizzato al pensiero di finire nei posti più impervi del continente».

 

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