“Romagna, Romagna mia. Lontan da te non si può star!” cantava Secondo Casadei nel 1954. Oggi, questi versi così amati e sentiti dai romagnoli, rimbombano come un inno alla resilienza, nelle strade piene di fango e acqua dove tutti i cittadini, dai più piccoli ai più grandi, e molti volontari, si sono uniti nel cercare di porre rimedio a quello che è un disastro senza precedenti. Le incessanti piogge delle scorse settimane, gli allagamenti e le frane hanno messo in ginocchio l’Emilia Romagna, ma non il suo popolo che, dopo aver perso case, ricordi e ben 14 concittadini, ha reagito unendosi più che mai. Armati di pala e badile, sporchi di fango, ma con un’implacabile volontà di rinascere, i romagnoli stanno lottando per riprendersi la loro vita. Ed è proprio questo messaggio di perseveranza che si legge negli occhi degli organizzatori del Romagna Bikepacking Trail che, in una diretta Instagram, hanno annunciato il rinvio del loro evento previsto, inizialmente, il 17 giugno 2023.
Lo spirito Gravel: sinonimo di determinazione
Il territorio emiliano è irriconoscibile. I dati aggiornati della Regione recitano 761 strade chiuse, 310 parzialmente e 451 totalmente. Forlì-Cesena e Bologna sono le province dove si registrano i danni maggiori. Ci sono 758 frane, ben 351 solo nella provincia di Forlì-Cesena. Diversi sentieri sterrati su cui doveva passare il Romagna Trail sono totalmente chiusi e irraggiungibili. “Ci troviamo davanti a un dramma senza precedenti e stiamo vivendo una situazione molto complicata” queste le parole d’esordio di Filippo Morigi che, assieme a Ulisse Ricci e Nicoletta Moscato, sono gli organizzatori del Romagna Bikepacking Trail. Attraverso una diretta Instagram di 30 minuti hanno annunciato il rinvio della quarta edizione del loro evento che si doveva tenere a fine giugno. La manifestazione non è stata cancellata, ma posticipata al 29 settembre 2023. “Con una mano sul cuore, per la sicurezza di tutti, dobbiamo rinviare il Romagna Trail a fine settembre – spiega Ulisse –. Non vogliamo creare illusioni, ma siamo fiduciosi che la situazione possa migliorare nei prossimi mesi”. Tutti coloro che si erano già iscritti all’evento e avevano già pagato l’iscrizione, saranno automaticamente iscritti alla prossima data, qualsiasi essa sia. Nel caso in cui nemmeno a fine settembre ci siano le condizioni adeguate per fare la manifestazione, il Romagna Trail sarà direttamente posticipato al 2024. Nella voglia di ricominciare e non mollare, si riconosce lo spirito tipico della Gravel: rialzarsi dal fango, superare gli ostacoli e continuare a pedalare.
Solidarietà: uniti si può ricominciare
“La priorità per noi, ora, è riprenderci. Dobbiamo fermarci un attimo, rimboccarci le maniche e ricostruire ciò che ci è stato portato via” attraverso queste parole, Nicoletta si rivolge ai partecipanti che hanno seguito la diretta. Il suo è un tono di voce deciso, che non lascia spazio a nessuna interpretazione: i romagnoli vogliono rialzarsi il prima possibile. Tanti i commenti di affetto e vicinanza che si leggono nella chat, tra i quali spunta anche chi propone di donare i soldi dell’iscrizione alla Regione per aiutare i cittadini che non hanno più una casa. “Vediamo tanta solidarietà. Ce la metteremo tutta, per riorganizzare il Romagna Trail e renderlo ancora più unico di quello che avevamo pensato per questa edizione” conclude Nicoletta. Nelle scorse edizioni dell’evento, veniva sempre organizzata una festa con tutti partecipanti, il cosiddetto “The Village”. La speranza più grande è quella di vedere il Village pieno di persone, appena tutto questo sarà passato, per poter festeggiare un nuovo inizio, una nuova rinascita. Filippo, Nicoletta e Ulisse verificheranno, nei primi giorni di settembre, la fattibilità della traccia. Se non sarà possibile percorrerla in sicurezza e tanti sentieri saranno ancora inaccessibili, l’evento sarà rimandato al 15 giugno 2024. Le quote d’iscrizione già pagate saranno mantenute comunque valide anche per quella data.
Riccardo Magagna
