“Dopo sei anni, posso dire di aver ottenuto quella che, secondo me, è la migliore silhouette dell’itinerario”. Così a Gravel Magazine Giacomo Bianchi, organizzatore di Italy Divide, evento di bikepacking che per l’edizione 2023 sta per tornare per la sua sesta edizione con alcune modifiche importanti al percorso, che attraversa l’Italia. Ciò che non cambia è lo spirito che sta dietro la manifestazione e la cura chirurgica per i dettagli.
Pronti al cambiamento?
Ogni anno Italy Divide ha sempre cercato di migliorarsi, di rendere il suo percorso più fluido, cosa che per una manifestazione di questa portata non è affatto semplice. “Tracciare un percorso di più 1.250 km, è una cosa che richiede diverso tempo” spiega Bianchi. E quest’anno sono cambiati addirittura 300 km rispetto al 2022.
Quel che non cambia mai è la storia e la sontuosità dei territori che si attraversano. Dalla partenza che si terrà agli scavi di Pompei, passando per il Colosseo, per i territori mozzafiato toscani, Firenze, Siena, Bologna, Verona e moltissimi altri, le fatiche di ogni partecipante saranno ripagate dalla diverse sceneggiature che il paesaggio italiano offrirà. Dove non arriveranno più le gambe, stanche per le continue pedalate, a dare energia e motivazione ai gravellisti ci penseranno, quindi, gli occhi.
Un grande spirito di avventura, però, deve essere necessariamente legato a un’ottima preparazione. Per poter affrontare Italy Divide, infatti, oltre all’allenamento non può mancare l’organizzazione. Partendo da Pompei, dal Sud Italia, si troveranno temperature decisamente più alte rispetto a quelle dell’arrivo a Torbole, sul lago di Garda, dove si può trovare anche la neve. Il continuo cambio meteorologico è una delle caratteristiche peculiari di Italy Divide, a questo repentino mutamento di temperature e di tempo bisogna farsi trovare pronti.
The Village: riposo e condivisione
Le novità dell’edizione 2023, però, non sono finite. All’arrivo quest’anno verrà allestito un vero e proprio Villaggio. Oltre 16.000 mq di verde, circondati da un uliveto, dove i partecipanti potranno rinfrescarsi e riposarsi. Inoltre, ci sarà anche il primo bike grill d’Italia, per gustare i migliori prodotti locali. Questo Villaggio sarà la sede dell’Italy Divide, in collaborazione con Cicli Carpentari e il Team Bike Farm, che darà la possibilità ai gravellisti di fare una doccia e soprattutto dormire. Il Villaggio, però, non si fermerà solamente ad essere un luogo di riposo e recupero energie, bensì diventerà un vero e proprio momento di condivisione. “Il Villaggio è stato concepito come luogo dove si parlerà di gravel, bikepacking e molto altro – spiega Giacomo – dalle prossime edizioni vorremmo aggiungere al villaggio anche dei talk in cui inviteremo degli esperti del mondo gravel e non solo a parlare delle loro avventure e dei loro viaggi”. Ecco, in queste parole, concretizzarsi la possibilità di crescere condividendo, ascoltando, interagendo, con altre persone che condividono la tua stessa passione.
Un evento che attrae anche i Pro
Fin dalla sua prima edizione Italy Divide ha attirato l’attenzione di moltissimi atleti professionisti e non. Molti degli ultracycler più conosciuti al mondo vi hanno preso parte almeno per una volta: da Jay Petervary al nostro Nico Valsesia, da Mattia De Marchi alla regina del dolore Rebecca Rush. Nonostante ciò, gli organizzatori tendono a ribadire che Italy Divide non è una gara. L’invito è a lasciarsii, quindi, trasportare dalle meraviglie del territorio, dei sapori e degli odori che caratterizzano il nostro Paese. Cercate di ritrovarvi nelle vostre pedalate. Non esiste sfida con nessun altro, se non con voi stessi. Esistete solo voi, le vostre emozioni e la vostra Gravel.
Riccardo Magagna
