Progetto finanziato dall'Unione Europea
13 Settembre 2023

La differente mentalità tra uscite medio-lunghe e brevi in gravel

Esploriamo analogie e differenze tra le diverse tipologie di esperienza in sella, che non si limitano al mero fattore della distanza, ma chiamano in causa anche mindset, ritmo e organizzazione.

Il mondo del ciclismo gravel offre un’ampia varietà di esperienze e la scelta tra uscite medio-lunghe (oltre i 100 km) e uscite brevi (massimo 30-50 km) non riguarda solo la distanza, ma coinvolge anche un’interessante differenza di mentalità e organizzazione. Sebbene entrambe le tipologie di uscite siano radicate nella passione per la bicicletta e l’avventura all’aria aperta, c’è molto da esplorare quando ci si avvicina a queste diverse sfide.

Uscite brevi: sprint di energia e adrenalina

Le uscite brevi, che coprono dai 30 ai 50 km, possono essere viste come sprint di energia e adrenalina. Sono perfette per chi ha impegni serrati e poco tempo libero, ma non vuole rinunciare a un’esperienza ciclistica appagante. Qui la mentalità è concentrata sulla massima efficienza: pianificare percorsi brevi ma stimolanti, ottimizzare l’allenamento in poco tempo e trarre vantaggio dallo sprint iniziale per far salire il battito cardiaco. Vediamo come si organizzano.

 

  • Percorsi coinvolgenti: con spazi limitati, la scelta del percorso diventa cruciale. I tratti di single track e le salite brevi possono aggiungere una spruzzata di sfida a un breve giro.
  • Equipaggiamento essenziale: poiché la durata è ridotta, ci si può limitare a un’idratazione adeguata e a un paio di snack energetici per il viaggio.
  • Ritmo elevato: con un percorso breve, è possibile mantenere un ritmo più elevato, spingendo i limiti e sperimentando una sensazione di velocità.

Uscite medio-lunghe: esplorazione e resistenza

Le uscite medio-lunghe, che superano i 100 km, aprono le porte all’esplorazione e alla resistenza. Qui la sfida sta nel mantenere costanza e resistenza per diverse ore, mentre ci s’immerge in paesaggi inesplorati. Questo tipo di uscite richiede una mentalità diversa, incentrata sulla gestione dell’energia e sulla pazienza. Di cosa tener conto?

  • Pianificazione del carburante: coprire lunghe distanze richiede una corretta alimentazione. È bene pianificare soste regolari per rifornirsi di carboidrati, proteine e liquidi.
  • Navigazione: le uscite più lunghe richiedono una pianificazione attenta del percorso. Utilizza mappe, app o GPS per evitare di perderti.
  • Pace e costanza: mantenere un ritmo sostenibile è fondamentale. Non è una gara, ma una sfida personale di resistenza mentale e fisica.
  • Equipaggiamento completo: visto il tempo trascorso in sella, può capitare di dover affrontare variazioni climatiche. È consigliabile portare con sé abbigliamento extra e attrezzi per le emergenze.

La comune passione per la bicicletta

Nonostante le differenze di mentalità e organizzazione, sia le uscite medio-lunghe sia quelle brevi sono alimentate dalla passione per il ciclismo gravel. Sono entrambe forme di espressione dell’amore per l’avventura su due ruote, ma in modi diversi. Mentre le uscite brevi offrono un’intensa dose di endorfine in un breve lasso di tempo, le uscite medio-lunghe sono un viaggio più lento, ma gratificante, attraverso paesaggi e sfide. Non importa quale sia la tua preferenza: ogni uscita in gravel è un’opportunità per connettersi con la bicicletta, esplorare nuovi percorsi e spingere i propri limiti. Che tu scelga l’adrenalina delle brevi scorribande o la resistenza delle avventure medio-lunghe, il ciclismo gravel offre un mondo di opportunità in sella alla tua passione.

Marco Zamboni

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