È stato inaugurato il quarto dei sette lotti previsti della ciclovia Treviso-Ostiglia, un’opera riguardante la viabilità alternativa, che una volta completata attraverserà quattro province e due regioni. Per celebrare l’apertura del nuovo tratto di 29 km è intervenuto a Sossano (VI) il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Come nasce il progetto della Treviso Ostiglia
La Treviso-Ostiglia nasce nel 1887 come linea ferroviaria per meglio collegare Bologna al confine con l’Austria in caso di conflitto. I lavori iniziarono poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale e furono subito interrotti. Terminata la guerra ripresero e l’intera tratta fu completata solamente nel 1941. Durante il secondo conflitto mondiale la linea ferroviaria e i suoi manufatti subirono numerosi danni, ma vennero in parte ricostruiti. La Treviso-Ostiglia come linea ferroviaria, cessò di esistere ufficialmente nel 1987. Il disarmo completo, tuttavia, avvenne solo dieci anni dopo e da quel momento iniziarono i progetti per trasformarla in una ciclabile.
Cos’è oggi la Treviso-Ostiglia
Dei suoi 118 km totali, la Treviso-Ostiglia ad oggi è pedalabile per ben quasi 100. La ciclabile, che parte dal centro di Treviso, entra nella provincia di Padova, quella di Vicenza e prosegue fino a Cologna Veneta, in provincia di Verona. La prima tranche di 56 km è attiva già da alcuni anni e lungo il suo percorso si possono incontrare servizi dedicati ai cicloturisti. mentre lungo i nuovi tratti, basta deviare di pochi km per trovare centri abitati con tutti i servizi necessari.
La Treviso-Ostiglia è una ciclovia perfetta per mettere in comunicazione l’anello ciclabile dei Colli Berici con quello dei Colli Euganei. L’allungamento della Treviso-Ostiglia arriva inoltre in un momento importante per i Colli Berici, che con molta probabilità verranno riconosciuti nel 2025 come riserva della biosfera Mab Unesco, riconoscimento che darà un grande impulso al turismo in quest’area.