9 Agosto 2024

Pedalando in Paradiso

Una giornata in sella alla gravel tra le bellezze dell’Emilia-Romagna.

Tipo di percorso: Gravel
Durata: Un giorno
Partenza: Bagno di Romagna
Arrivo: Bagno di Romagna
Località toccate:
Foreste casentinesi e Campigna, Passo di Mandley, Riserva naturale Sasso Fratino, Lago di Ridracoli, Località Cancellino. 

★★★★☆

Km: 102
Dislivello: +2579

Quando è meglio affrontarlo: primavera, estate, autunno
Pneumatici utilizzati: 700X35
Tipologia di bici consigliata: Gravel – MTB

Descrizione del percorso

Oggi vorrei proporre ai lettori di Gravel Magazine un anello davvero suggestivo, che permette di pedalare immersi nel verde emiliano-romagnolo. 

La scelta è stata di partire da Bagno di Romagna, ridente stazione termale, per godere dello splendido panorama che ci avrebbe regalato la salita del Passo dei Mandrioli. 

Su due ruote in un’altra dimensione

L’attacco della salita è subito dopo la cittadina, in direzione Verghereto. Una volta superato il valico, percorrendo circa 2,5 km, si devia a destra, in località Cancellino, dove inizia il tratto in foresta. Si è subito catapultati in un’altra dimensione, all’interno della più grande faggeta d’Italia. La si percorre quasi tutta in ombra, sovrastati da alberi secolari che ci fanno sentire minuscoli come formiche al loro cospetto. La strada è forestale, larga, battuta. Le discese sono abbastanza lunghe e mettono alla prova le nostre bici gravel. I nostri sensi vengono coinvolti a 360°: odori, aromi, raggi di sole, suoni di animali e insetti, che silenziosamente appaiono e scompaiono. Siamo praticamente in Paradiso. 

Il Lago di Ridracoli

Fuori dalla foresta dopo una lunga discesa, deviamo sulla sinistra direzione lago di Ridracoli, dove ci aspetta un tratto di asfalto di alcuni km (per la precisione, 3km e in salita), che conduce alla chiusa del lago di Ridracoli, attraversando un tunnel che anticipa la visione eterea delle sue acque cristalline. Gli elementi fondanti della vita sono lì davanti a noi, gratuiti e a completa portata dei nostri sensi. Insomma, un regalo divino!

C’è anche da faticare

Dopo una rapida sosta al punto ristoro del lago e un breve prolungamento dentro ad altri due tunnel che permettono il periplo del lago, torniamo indietro per continuare il nostro giro. Scendiamo ripercorrendo l’asfalto in senso opposto al tracciato fatto antecedentemente, deviando poi a sinistra sul  sentiero per riprendere una lunga salita che ci riporterà all’inizio della foresta, zona Cancellino. Questo tratto così percorso si presenta in un primo momento collinare, ma si rivela rapidamente impegnativo, soprattutto a causa di un tratto di 2 km molto sassoso e con pendenze intorno al 22%. Terminato questo tratto si rientra nella foresta, dove l’atmosfera idilliaca ci fa compagnia con i suoni tipici del bosco, che vengono disturbati solo dal passaggio delle nostre ruote. Stiamo in silenzio per ascoltare questa musica: è un dono che non va sprecato, una carezza che addolcisce la fatica e la rende appagante.

Nella foresta si pedala a mezza costa, poi si scende in località Lama, dove è possibile riempire le nostre borracce. Da lì di nuovo su per una lunga salita e poi con un leggero saliscendi si torna all’interno del bosco, per chiudere l’anello e dirigerci verso l’inizio del parco. 

La stanchezza si fa sentire: riprendiamo l’asfalto in direzione passo dei Mandrioli, dove ci aspettano, comunque ancora dei panorami maestosi, questa volta, fortunatamente, tutti in discesa, verso il nostro punto di partenza.

Suggerimenti (consigli tecnici, dove alloggiare/mangiare)

Per chi non è particolarmente esperto di gravel tecnico è consigliabile l’uso della mountain bike. Durante il percorso ci sono alcuni punti di approvvigionamento acqua e al lago di Ridracoli c’è la possibilità di ristoro. È possibile effettuare un giro in battello sul lago, ad orari stabiliti.

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