26 Giugno 2024

Pedalando per Longravel

La prima edizione ci ha fatto toccare la luna con un dito.
Longravel immagine copertina

Greetings from the MoonA! Non è solo un modo di dire o la frase scritta su un adesivo (frutto di debite modifiche alla “veneta”), ma il senso ultimo di un lavoro messo in atto con anima e cuore da un cerchio ristretto di persone che hanno, davvero, saputo dare il massimo. La Longravel è una social ride non competitiva che si è svolta il 22 giugno, con partenza alle 18.30. È stata concepita come evento a numero chiuso, per permettere agli organizzatori di avere sotto controllo la sicurezza di tutti i partecipanti. La partenza era prevista da Longare, una località nei pressi di Vicenza dalla quale poi, per un gioco di parole, ne è nato il nome. È stata una ride aperta sia alle gravel sia alle mountain bike, a percorso unico: una cinquantina di chilometri con 450 metri di dislivello.

«Guardatevi tanto attorno»

Sono queste le parole di Niccolò Rainone, l’ideatore e curatore della prima edizione partita con il botto. All’inizio della ride, Rainone ha voluto esprimere quello che per lui è il senso di tutto il grande lavoro che ha permesso un evento così ben organizzato. Sì, perché di manifestazioni cicloturistiche ormai ce ne sono tantissime, ma quello che anche noi di Gravel Magazine abbiamo percepito pedalando tra i sentieri di Longare e dintorni, è stata la volontà di rendere consapevoli le persone della bellezza del paesaggio che le circonda e che, spesso, si dà per scontata. I colli Berici regalano, infatti, panorami mozzafiato che possono e anzi, devono essere ammirati con la giusta calma, senza pensare solo ad arrivare al traguardo nel minor tempo. È questo che contraddistingue infatti una social ride, la volontà in primis fra tutto di creare dei legami con le persone. Niccolò è un esperto di comunicazione e anche per questo progetto ha lavorato su due fronti: lato social, dialogando con la community di Instagram, e con il caro e vecchio “passaparola”. L’intento era portare all’evento un determinato target di persone, più o meno sue coetanee (quindi attorno alla trentina), e ci è riuscito! Questo ci fa capire quanto sia fondamentale avere una strategia di comunicazione ben definita e curata, che sappia “toccare” i punti giusti. Un’occasione per conoscersi e divertirsi dal vivo, concretamente, non solo dietro allo schermo di uno smartphone. Abbiamo apprezzato davvero tanto l’impegno di questo ragazzo, semplice e con una carica contagiosa. Insieme a lui ha lavorato sulla traccia Davide Tronca, giovane ciclista che, con il padre, Stefano Tronca, ha debitamente tracciato e curato il percorso, per creare un itinerario divertente, ma allo stesso tempo sicuro.

«Da soli non si cambia nulla, insieme siamo tutti più forti»

Le cose belle richiedono sempre la collaborazione e l’unione di più realtà: ecco come l’idea di un giovane ragazzo ha preso piede e si è concretizzata in qualcosa di unico. L’entusiasmo di Niccolò è stato accolto in primis dal comune di Longare, il quale ha permesso di sfruttare lo spazio che ospitava, in concomitanza, la finale del “torneo di calcio a 5 di Longare”, manifestazione di tre settimane che quest’anno ha trasformato l’area adiacente al palazzetto sportivo in una location dall’atmosfera unica. L’appoggio alle strutture del torneo ha permesso ai partecipanti di trovare all’arrivo un posto per cenare, farsi la doccia e fare un po’ di festa post ride. Da menzionare assolutamente i vari sponsor che hanno creduto subito nel progetto, fra i quali Met, Hardskin, Panda We Do (che ha realizzato i vari adesivi menzionati all’inizio di quest’articolo), la pasticceria Orchidea, Birretta? Bassano, Carisma Bike Service con il meccanico Paolo Ritardati, e i ragazzi di Dusted. E se questo tipo di atteggiamento vi è piaciuto, Niccolò ci ha rivelato che, proprio con il gruppo dei ragazzi di Dusted organizzano una volta al mese una ride, partendo dalla zona di Costabissara (Vi), per pedalare in compagnia, scoprire la meravigliosa natura che ci circonda e vivere, vivere per davvero.

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