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2 Aprile 2024

PiemontGravel: una nuova edizione che dà i numeri

Giunge alla quarta edizione uno degli eventi gravel unsupported più suggestivi del Nord Italia. Appuntamento il 5,6 e 7 aprile ad Alba (CN).

Il quarto spartito di PiemontGravel risuona note di cambiamento. Rispetto alle tre edizioni precedenti, infatti, c’è stato un cambio al vertice organizzativo, con l’addio di Alessandro Ippolito (subentrato nella seconda edizione dell’evento) e l’entrata in scena di Tazio Chiomo, figlio di Luigi che, insieme a due suoi amici Mirco Castagno e Alberto Mutti, è stato il fondatore dell’evento. Il vento delle novità avvolge anche e soprattutto i percorsi, perché dai tre proposti gli anni scorsi, quest’anno se ne aggiunge uno nuovo, di 444 km. Le langhe piemontesi saranno le protagoniste assolute anche per questa sinfonia di PiemontGravel, con tanti paesaggi patrimonio dell’Unesco che verranno attraversati dalle ruote delle gravel. La partenza e l’arrivo saranno sempre ad Alba, in provincia di Cuneo, dove sarà allestito un villaggio evento che per i più temerari darà anche la possibilità di dormire in tenda. «Giunto alla sua 4° edizione, il Piemontgravel nasce come naturale necessità di offrire una preziosa occasione agli appassionati di ciclismo di esplorare a fondo i territori piemontesi – spiega Tazio –. L’evento è il frutto di un percorso di esplorazione trentennale della Regione da parte di un gruppo di amici e ferventi appassionati di bicicletta, in particolare di gravel. I partecipanti, grazie al Piemontgravel, avranno così la possibilità di approfondire sia la conoscenza del territorio, sia delle tradizioni ad esso collegate»

I percorsi tra innovazione e tradizione

Come la scorsa edizione, i percorsi danno letteralmente i numeri, perché prendono il nome dalle cifre del loro chilometraggio. E non solo: formeranno, anche per questa quarta edizione, degli anelli concentrici. Per i primi 30 km, infatti, i due tracciati sono identici, dopodiché si dividono dando quindi la possibilità ai partecipanti di scegliere come proseguire. Lo stesso vale anche per il 333 che ha in comune con il 222 alcuni tratti prima di separarsi. I quattro percorsi proposti per questa edizione toccano aree di grande importanza naturalistica, sportiva e culturale del Piemonte: oltre alle zone di Langhe e Roero, si esploreranno, tra gli altri, i territori pianeggianti del cuneese, i laghi morenici di Avigliana e le panoramiche colline torinesi. 

«I percorsi, differenti di anno in anno, puntano ad offrire agli iscritti una pedalata quanto più piacevole, accattivante – prosegue Tazio –.  ma allo stesso tempo tecnica, dove si percorrono strade bianche e sentieri sempre accompagnati dalla cornice dell’arco alpino».

  • Il 111 sbagliato: con 1700 m di dislivello il tracciato è “sbagliato” perché i chilometri saranno 82, questo per dare a tutti la possibilità di compierlo, anche a chi è meno esperto. Il percorso più corto si snoda lungo il territorio della Langa del Barolo, con passaggio nei centri storici dei borghi più affascinanti del sito Unesco, tra cui: Grinzane Cavour, Serralunga, Serravalle, Dogliani, Monforte, Barolo e La Morra.

  • Il 222: 222 km con 2800 m di dislivello. La prima parte del tracciato si sviluppa lungo le colline del Barolo, per giungere poi in pianura, con i suoi incantevoli centri storici. Sono compresi passaggi in zone sorprendentemente suggestive, come il ponte di Fossano e l’area archeologica di Bene Vagienna. Raggiunto il castello di Racconigi rientrerà lungo il parco forestale del Roero con i suoi sentieri, a tratti tecnici ma sempre divertenti e percorribili.
     
  • Il 333: 333 km con 4000 m di dislivello, offre un’ampia panoramica delle Langhe, sulle colline torinesi e del Roero. Il percorso sarà comune al 222, ma superata la cittadina di Racconigi si percorreranno diversi chilometri su strade bianche molto scorrevoli fino ad addentrarsi sulle colline torinesi. Raggiunto il colle Don Bosco e attraversate le Rocche del Roero, il percorso si ricongiunge con la parte finale del 111 e del 222.

  • Il 444: 432 km con 5600 m di dislivello. Come il 333, anche questo tracciato offre un’ampia panoramica delle Langhe, sulle colline torinesi e del Roero. Le grandi novità saranno due: il passaggio dalla città di Torino, lungo le sponde ciclabili del fiume Po nel parco del Valentino e un assaggio delle pre Alpi Cozie, a cavallo tra la provincia di Cuneo e la provincia di Torino.

La condivisione inizia in sella e finisce a tavola

«La punta di diamante di PiemontGravel sono sicuramente le Langhe, ma anche la nostra tradizione piemontese – conclude Tazio –. Seppur i tracciati siano il focus dell’evento, nel corso dei tre giorni si conosceranno più a fondo le tradizioni e la cultura di una regione ampia e variegata»

Durante PiemontGravel non mancheranno i momenti di condivisione all’interno del villaggio, dove si potranno assaporare con gli altri cicloviaggiatori i cibi e i vini tipici delle zone all’interno delle quali si snodano i quattro percorsi. 

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