Progetto finanziato dall'Unione Europea
17 Aprile 2023

Quando la Gravel diventa un’esperienza sensoriale

80 percorsi totalmente gratuiti, per un totale di 5.500 km che si snodano lungo tutto il territorio della Regione Veneto. Questo e molto altro è Gravel in the land of Venice.

Quanto bello sarebbe, se si potesse visitare un’intera regione in modo gratuito, quando si vuole e, soprattutto, in compagnia della propria amata Gravel? Ebbene, questo sogno è realtà grazie al progetto Gravel in The Land Of Venice di Massimo Panighel. Un’idea nata durante la pandemia, quando la voglia di evadere si era fatta ancora più prorompente. Ed è proprio in questo sentimento travolgente di “scappare pedalando” che Massimo, grande appassionato di bicicletta a 360 gradi, inizia a percorrere tutta la marca trevigiana. “Grazie alla Gravel ho avuto la possibilità di conoscere nuovi sentieri e nuove strade difficili da percorrere con una MTB o una bici da corsa – ci racconta Panighel – la Gravel è una nuova prospettiva della bicicletta”. Nel 2020 crea, quindi, 20 tracce, 20 percorsi circolari nella sola provincia di Treviso, che oggi sono gratuitamente scaricabili dal sito Gravel in The Land Of Venice, assieme ad altri 60 percorsi suddivisi per ogni provincia veneta. Alla base di questo progetto si plasma l’idea di un ciclismo che deve essere un elemento di forza per far conoscere il territorio.

Un’esperienza sensoriale

Nel 2020, i 20 percorsi di Treviso sono stati presentati alla ente del turismo della Regione Veneto che, colpito dall’iniziativa, ha chiesto a Massimo di espanderla a tutte e 7 le province venete. Ed ecco che, dopo due anni di continue mappature, sono stati creati ben 80 percorsi per un totale di 5.500 km. Attualmente nel sito sono presenti percorsi di 4 province: Treviso, Venezia, Padova e Vicenza. Entro fine maggio verranno caricati anche tutti quelli di Verona, Belluno e Rovigo. Questi percorsi sono legati da un filo conduttore, ovvero che l’andare in bicicletta è un’esperienza sensoriale. Infatti, le eccellenze del territorio veneto tra arte, cultura, storia ed enogastronomia sono associate ai nostri 5 sensi.

  • Vista: arte.
  • Udito: storia.
  • Olfatto: natura.
  • Gusto: enogastronomia. 

Ultimo, ma non per importanza, è il tatto. A questo senso si lega l’impegno tecnico che ogni percorso richiede. Ma come facciamo a sapere quali sensi saranno più utilizzati nei vari percorsi? Ebbene, sul sito di Gravel in the land of Venice, ogni traccia possiede una vera e propria scheda di valutazione in cui ogni ciclista può visionare quanto ogni senso venga utilizzato su una scala da 1 a 5.  Ad esempio il Percorso Mandorlato, a Vicenza ha un punteggio di: 3 vista, 3 udito, 5 olfatto, 4 enogastronomia e 5 tatto essendo un itinerario che si sviluppa su 61,2 km e 950 m di dislivello. Il nome di ogni percorso è riconducibile a una particolarità del territorio. Insomma, possiamo dire che ce n’è davvero per tutti i gusti.

Il cicloturismo come asset strategico del Veneto

L’impegno di Gravel in the land of Venice, è stato ulteriormente premiato durante l’edizione 2023 del Vinitaly a Verona. Infatti, il progetto è stato ufficialmente presentato nello stand della Regione Veneto. Per l’occasione sono state scelte 10 tracce che sono diventate: “I percorsi tra i vigneti veneti”. Il cicloturismo in Veneto è, quindi, diventato un asset strategico, come dimostra anche l’approvazione della Carta dei Servizi al Cicloturista. La Gravel sta pian piano ricoprendo un ruolo da protagonista nel turismo e nella promozione di un territorio. Se questo è possibile, è anche merito di progetti come Gravel in the land of Venice. 

Riccardo Magagna

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