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21 Luglio 2023

Ultreya! Suseya! Gravel!

Il Cammino di Santiago di Compostela è probabilmente il più famoso pellegrinaggio spirituale. Ma è possibile farlo in sella alla propria bicicletta?
Santiago di Compostela

“Que el camino nunca se acabe”. Possa il cammino non finire mai. È una delle frasi più celebri che si rivolgono ai pellegrini che intraprendono il viaggio a piedi verso Santiago di Compostela. Negli ultimi anni, però, sempre più persone decidono di compiere il pellegrinaggio in sella alla propria bicicletta. Stiamo parlando dei bicigrini, i pellegrini sulle due ruote. Se fino alla fine del 2021 non c’erano tracce ufficiali da seguire per compiere il Cammino, oggi, invece, sul sito ufficiale del Cammino di Santiago si trovano diversi percorsi, su sterrato e asfalto per raggiungere la città spagnolo. Il più famoso è il percorso francese, che parte da Saint-Jean-Pied-de-Port.
Come abbiamo detto, oggi è possibile ricavare diverse informazioni ufficiali su come compiere il pellegrinaggio in bicicletta. Ma come funzionava fino a un paio d’anni fa? Per scoprirlo, abbiamo fatto due chiacchiere con il cicloturista Pietro Franzese che racconta su Youtube le sue avventure.  Nell’ottobre 2021 è partito con la gravel da Marsiglia per raggiungere Santiago di Compostela, seguendo il percorso francese assieme ad Omar Martinello, anch’egli youtuber italiano conosciuto come Omero. Per la verità, non si sono fermati a Santiago, ma hanno deciso di proseguire fino a Finisterre, distante una novantin di chilometri, per raggiungere il punto che, per gli antichi Romani, segnava la fine del mondo.

Da Marsiglia a Saint-Jean-Pied-de-Port

Franzese tiene a sottolineare che ciò che raccontiamo è la sua esperienza personale sul percorso che lui ha compiuto. “Il 5 ottobre 2021 sono partito da Marsiglia e sono arrivato a Saint-Jean-Pied-de-Port che è il punto iniziale del Cammino francese” – racconta –. Da Marsiglia a Saint-Jean non ci sono, ovviamente, le famose indicazioni del Cammino, ovvero i cartelli con frecce e conchiglia gialle, o le pietre miliari su cui è incisa una conchiglia, simbolo dei pellegrini, su sfondo blu. Ho dovuto improvvisare utilizzando alcune tracce di Komoot e Google Maps. Durante le pedalate in Francia io e Omero siamo stati abbastanza sfortunati per via delle condizioni atmosferiche. Nonostante questo, nel viaggio per arrivare a Saint-Jean, circa 800 km da Marsiglia, abbiamo visto città che mi sento di consigliare. Tra tutte, a mio parere, Montpellier, la parte tra Carcassonne e Saint-Gaudens dove abbiamo pedalato per circa 150 km circondati dai vigneti, Lourdes e Pau, l’ultima grande città prima del Cammino, prima dei Pirenei”. Lungo questi circa 800 km lungo la regione francese, Pietro ha notato un grande rispetto verso i ciclisti per le strade. “Ci abbiamo messo circa 7 giorni per fare i primi 800 km. 

Tra difficoltà tecniche e sbalzi termici

“Arrivati a Saint-Jean-Pied-de-Port, ai piedi dei Pirenei, inizia il tracciato vero e proprio del Camino de Santiago, a piedi. Ebbene, dovete sapere – spiega Pietro – che a quel tempo di indicazioni per chi decide di percorrere il Cammino in bicicletta non ce n’erano”. Quindi, ricapitolando: nessun percorso ufficiale per la bicicletta, poche informazioni e confuse. “Secondo la mia esperienza personale, seguendo il percorso francese sebbene non ci fossero indicazioni e senza nemmeno aver preparato una traccia da seguire da casa, abbiamo fatto il percorso da Saint-Jean-Pied-de-Port fino a Finisterre, per il 50% del tempo proprio a fianco del percorso dei pellegrini. Noi pedalavamo sulla Route Nationale o su strade provinciali e di fianco a noi c’erano i pellegrini che camminavano a piedi – racconta –. Le tracce che abbiamo percorso si possono trovare su Strava e, anche se non sono ufficiali, sono quelle che ci hanno permesso di concludere il Cammino senza intoppi. Noi abbiamo seguito principalmente le strade nazionali e regionali che sono contrassegnate in rosso. Abbiamo pedalato principalmente su asfalto tranne nelle Mesetas, l’altopiano più antico della penisola iberica, da fare a piedi. Sono molto impegnative ma sono una parte del Cammino di assoluta bellezza, difficile quasi da spiegare”.
Un altro aspetto importante è proprio il territorio spagnolo, che non è quasi mai pianeggiante ma costellato da diversi saliscendi. Pietro e Omero hanno fatto quasi tutti i giorni più di 100 km con più di 1000 m di dislivello con la bici carica di borse per concludere il Cammino in 15 giorni. Altro aspetto da non sottovalutare è il freddo se, come loro, si decide di compiere il pellegrinaggio in autunno. “Nelle Mesetas alle 10.00 c’era 1°C e alle 15:00 si saliva a 25°C, quindi una bella escursione termica. È importantissimo vestirsi a strati e optare per attrezzatura tecnica di buon livello” consiglia Franzese.

Spagna: un esempio virtuoso per la sicurezza dei ciclisti

La sicurezza delle strade aperte al traffico in Spagna è davvero di alto livello. “Abbiamo pedalato per la maggior parte del tempo su strade asfaltate. Nonostante questo, ci si sente sicuri a pedalare nel territorio spagnolo – evidenzia Pietro –: abbiamo trovato diversi cartelli che indicavano la presenza di ciclisti, quindi è richiesto agli automobilisti di essere prudenti, rispettando i limiti di velocità e mantenendo il metro e mezzo di distanza in fase di sorpasso. La cosa bella è che queste regole vengono rispettate veramente. Nei 1000 km percorsi, mi ricordo solamente un episodio negativo in cui un furgone è passato abbastanza velocemente di fianco a noi. Per il resto, tutto è andato per il meglio: in fondo, è solo una questione di educazione. Mi sento molto sicuro a pedalare in Spagna anche perché, a lato della carreggiata, dove passano le macchine, c’è sempre almeno un metro extra di asfalto e questo permette a noi ciclisti di muoverci in totale sicurezza”.

La ricchezza più grande

Il riposo è un elemento fondamentale per un viaggio così importante: ma come si dorme lungo il Cammino di Santiago? “Le prime 4 notti le abbiamo passate facendo free camping con la tenda. Lungo il Cammino, invece, abbiamo dormito negli “albergue” ovvero gli ostelli per i Pellegrini. Il prezzo di solito si aggira tra i 10 e i 12 euro – racconta Pietro –. Per entrare in tutti gli “albergue” occorre essere pellegrini certificati. Questa certificazione si ottiene grazie alla credenziale del pellegrino che si compra per pochi euro a Saint-Jean-Pied-de-Port ed è anche necessaria per ricevere la Compostolana ovvero l’attestato di aver concluso e percorso il Cammino. Lungo il cammino, negli albergue ma anche in bar e ristoranti, è possibile apporre un timbro sulla credenziale: questi servono per certificare che avete percorso tutto il cammino. Negli albergue si respira davvero l’aria del cammino perché incontri moltissimi pellegrini che vengono da tutte le parti del mondo” conclude Franzese. Ed è proprio questa una delle cose più belle di compiere un pellegrinaggio di questo tipo, che sia a piedi, in bici o a cavallo: incontrare persone diverse tra loro, diverse da noi, conoscere le loro storie e creare legami che possono durare nel tempo è un qualcosa che è in grado di renderci persone migliori. A chiunque si cimenterà in questa avventura auguriamo Buen Camino, anche se in sella alla propria gravel. 

Riccardo Magagna

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