«Si elevava una nube, ma chi guardava da lontano non riusciva a precisare da quale montagna, si seppe poi che era il Vesuvio». Era il 79 d.C. quando Plino il Vecchio scrisse queste parole mentre scorgeva in lontananza l’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano. La nascita della Vesuvio Gravel parte proprio da questo: immedesimarsi in cittadini dell’epoca che in sella alle gravel devono dirigersi là, con lo scopo di avvertire le popolazioni locali di mettersi in sicurezza. Questa prima edizione è stata molto più di un’avventura che ha trasportato i partecipanti indietro nel tempo. «La Vesuvio Gravel, uno degli eventi del Napoli Bike Festival giunto quest’anno alla sua 13esima edizione, è stato un grandissimo successo – racconta a Gravel Magazine l’organizzatore Luca Simeone –. Abbiamo fortemente voluto portare un evento gravel nel nostro territorio per tre motivi principali: il primo è la curiosità e la voglia di aprirci sempre a nuove avventure, il secondo è che in Campania ci sono moltissime strade dismesse e chiuse al traffico, che sono il terreno ideale per le gravel bike. Infine, la voglia di trasformare queste strade, che aspettano delle manutenzioni che non ci saranno mai per mancanza di risorse, in delle vere e proprie “gravel roads”, come è successo una decina di anni fa in alcuni Stati del Nord America». La Vesuvio Gravel, inoltre, fa parte del circuito nazionale Gran Gravel di ARI e, insieme a Bari, è la tappa più a Sud Italia del calendario 2024.
Tra cenere e ciottoli: 100 km che “eruttano” emozioni
Un percorso di oltre 100 km con 1800 metri di dislivello su strade secondarie, sentieri e single track ha accolto i gravellisti nella terra partenopea. La partenza è stata dalla sede di “Napoli Pedala”, presso la Mostra d’Oltremare, con un primo tuffo verso il centro della città attraverso vie insolite e segrete, passando dalla maestosità dei monumenti, all’intimità dei vicoli, luoghi di comunità. Il percorso è stato un frullatore di emozioni, suoni, colori, rumori, odori, da far perdere ogni punto di riferimento, non solo ai partecipanti che sono venuti da fuori regione, ma anche ai molti napoletani che si sono trovati a scoprire angoli inaspettati della propria città.
Dopo aver percorso la strada del Miglio d’Oro e delle splendide ville vesuviane, i ciclisti hanno dovuto affrontare la salita alle spalle del Comune di Torre del Greco, per poi arrivare al sentiero della strada Matrone fin su in vetta al Vesuvio (circa 900 m), costeggiando fiumi di pietra ed i segni delle colate laviche. All’ingresso del sentiero del Parco Nazionale i volontari dell’associazione Wesuvio e della Ciclovia del Vesuvio hanno offerto il primo ristoro ai partecipanti. A rendere ancora più avventurosa l’ascesa al vulcano, l’arrivo di nuvoloni e una pioggia leggera, che ha annerito il sabbione vesuviano, esaltato dal verde dei pini e dal giallo dei fiori di ginestra. Sfrecciando sui tornanti che componevano la discesa sembrava che la bici galleggiasse, avvolta da un’aura antica. Giunti a Ottaviano nei pressi del Castello Mediceo (oggi è un bene del Comune di Napoli affidato ad attività socio culturali, ma negli anni ‘80 era stato venduto dai proprietari alla famiglia del camorrista Cutolo, ndr.) i partecipanti hanno trovato un ristoro a base di pizza di scarola, dell’antica salumeria Sdino Starace. Da qui il viaggio è proseguito tra le fertili terre alle pendici del Monte Somma. Rientro panoramico a Napoli, prima attraversando il Bosco di Capodimonte e poi sulla collina di Posillipo.
L’evento si è concluso con un aperitivo al tramonto: luogo ideale per raccontarsi la propria impresa e la fatica, tra musica e birra.
Coming soon: il primo Campania Trail
Vesuvio Gravel è stato, però, solo il trailer di un film che vedremo nel 2025, quando un vero e proprio cicloviaggio di 350 km spingerà le gravel nelle aree più interne della Regione. Il programma si compone di più tratte, in un tracciato che valorizza strade sterrate, boschi e sentieri. «Vesuvio Gravel è stata parte dell’edizione zero di quello che nel 2025 sarà il primo Campania Trail, che si svolgerà in più giorni – annuncia Luca –. Il percorso di Vesuvio Gravel rimarrà percorribile, per dare la possibilità a tutti di partecipare».