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6 Novembre 2023

Bici e treno: amici o nemici?

Tutto quello che devi sapere prima di partire per un’avventura con la bici in treno: costi e regolamentazioni da seguire per un viaggio green in serenità.

Raggiungere le varie manifestazioni cicloturistiche, o i luoghi che ospiteranno le prossime gite sulle due ruote, può far sorgere numerosi dubbi. Soprattutto quando si parla delle norme di trasporto della nostra compagna d’avventure. Preferire i mezzi pubblici, come il treno, in modo da ridurre l’impatto ambientale, è sempre la scelta più consigliata. Ma come portare la bici in treno? Si tratta, davvero, di un’alternativa per tutti?

Bici in treno a cuor leggero

Sempre più organizzatori di eventi di ciclismo invitano i partecipanti a raggiungere il luogo di partenza con i mezzi pubblici. Uno sprone a inquinare meno e a scegliere la mobilità dolce. È accaduto, per esempio, in occasione dell’ultimo MiAmi, lo scorso ottobre. In questo senso, l’accoppiata bici-treno può risultare un’ottima soluzione a favore di uno sviluppo della mobilità sostenibile, o allo stesso tempo, la peggiore delle disavventure. Il trasporto su rotaia, in Italia, può infatti diventare l’acerrimo nemico dei ciclisti a causa di una legislazione fumosa, spesso contraddittoria e delle carrozze affollate e poco bike-friendly che contraddistinguono i convogli nazionali. Come se non bastasse, molte linee ferroviarie risultano da tempo interrotte, sospese e abbandonate, o addirittura mai realizzate¹. Fondamentale risulta, dunque, farsi trovare preparati e conoscere costi e normative prima di arrivare in stazione.

Trenitalia, Trenord, Italo: “a casa sua, ognuno è re”

Le norme che regolano il trasporto bici variano da società a società. La prima differenziazione da sottolineare è la gratuità o meno del servizio.

  • Trenitalia² e Trenord³ consentono di trasportare bici in treno gratuitamente, se smontate e all’interno di una sacca (o chiuse, se pieghevoli). A condizione che le dimensioni non superino i 120x80x45cm, e che non arrechino pericolo agli altri viaggiatori. 
  • Per quanto riguarda Intercity⁴ e Frecce Trenitalia, la bici non può mai essere caricata da montata. È ammessa solo se pieghevole ed è considerata un bagaglio. Stesso discorso vale per Italo.
  • Sui convogli regionali è possibile viaggiare con la bici montata, o che superi le dimensioni consentite, ma è necessario l’acquisto di un supplemento, il cui importo varia da regione a regione. Alcune di queste, infatti, per agevolare la mobilità sostenibile hanno disposto la gratuità del trasporto bici in treno: si tratta di Abruzzo, Basilicata, Liguria, Marche, Puglia e Sicilia. Il supplemento potrà essere riutilizzato illimitatamente fino alle 23:59 del giorno indicato sul tagliando.

Montata o smontata? Scopriamo dove mettere la bicicletta sul treno

Dopo aver compreso su quali treni e come è possibile viaggiare, occorre individuare le entrate e le carrozze adibite al trasporto della bicicletta.
Se la nostra due ruote è riposta in una sacca o piegata su se stessa, può essere collocata nel vano bagagli, nelle cappelliere o in qualsiasi altro spazio che non limiti la circolazione dei passeggeri. Maggiore attenzione deve essere posta quando si sta viaggiando con la bicicletta tradizionale: in tal caso, sarà necessario sapere in anticipo dove si trova il vagone per le bici. Il trucco è seguire la segnaletica: non tutti lo sanno, ma, di norma, un pittogramma raffigurato sul corpo del treno indica la carrozza dedicata ai mezzi a due ruote. Generalmente, per gli Intercity, il vagone è il numero 3, ma esistono convogli particolari con posti bici ovunque. 

Guida rapida per un viaggio green

Nonostante l’aumento di nuovi treni, come il Rock di Trenitalia, in grado di facilitare il trasporto della bicicletta, purtroppo, ad oggi, il sistema ferroviario italiano non è considerabile a misura di ciclista⁵. Gli accessi alle carrozze sono scomodi, spesso vi sono ripidi scalini e, anche quando si sale sul vagone adibito alla sistemazione dei mezzi, le soluzioni sono poco agevoli o stabili.

  • Il primo consiglio è di scegliere la bici più leggera e maneggevole possibile. Questo aiuterà anche nel caso in cui, per fare un cambio di binario in stazione, la coda davanti all’ascensore (o la sua completa assenza) costringerà a caricarla in spalla e proseguire dalle scale. 
  • Spesso, come nel caso degli Intercity, non è possibile fare il supplemento a bordo del treno. Dunque, è bene munirsi sempre con anticipo di prenotazione e biglietti vari, così da non incappare in spiacevoli multe. 
  • Un’ultima accortezza, soprattutto per chi si sposta in occasione di un’avventura bikepacking. Generalmente, la società di trasporti non si assume responsabilità per la custodia delle bici caricate nel treno, né tantomeno risponde per eventuali danni rilevati alle stesse. Una volta appesa negli appositi ganci, quindi, è consigliabile assicurare la bici con un lucchetto e recuperare le varie borse. Raramente, infatti, ci sono dei sedili passeggero all’interno delle cabine bici.


Insomma,
la ricetta segreta per una perfetta combo bici-treno sta nell’organizzazione. Prima di affrontare un viaggio, è essenziale pianificare spazi, tempi e soprattutto cambi, considerando il fattore “ritardo” per poter affrontare la vostra gita a cuor leggero.

Alice Tonello

 

NOTE:

¹Pendolaria. L’accelerazione degli interventi con il PNRR e lo scenario al 2030, Legambiente 

²In treno con la bici, Trenitalia

³Biciclette in treno, Trenord

⁴Dal 2020, le bici montate sono permesse anche su alcuni treni Intercity con prenotazione obbligatoria al costo di 3,50€, o gratuita per chi possiede la Carta Giovani Nazionale.

Cyclists love trains, an analysis of the bicycle friendliness of European railway operators

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