Con l’arrivo della stagione fredda e delle giornate corte, la bicicletta potrebbe non far più gola a molti gravellisti. Soprattutto, per quelli che vogliono intraprendere viaggi di più giorni. La pioggia, le basse temperature e, magari, la neve potrebbero invogliare ad “andare in letargo” per i mesi invernali, riprendendo in mano la bicicletta solo con l’arrivo della bella stagione. In realtà, anche in questo periodo è possibile concedersi delle escursioni in sella, con i dovuti accorgimenti. Per gli appassionati che non vogliono fermarsi anche d’inverno, ecco allora alcuni consigli dall’esperta Silvia Gottardi, una delle Cicliste per Caso, su come viaggiare in bikepacking anche con il freddo.
Puntare sulla qualità
Il primo consiglio è optare per la qualità. Dovendo pedalare per ore e ore, nei viaggi in bikepacking, la comodità non dovrebbe essere un optional. Come consiglia Gottardi, è importante allora essere minimal: scegliere pochi capi ma di qualità, che non ingombrino o, addirittura, appesantiscano la pedalata, ma che sappiano garantire riparo dal freddo. Questo consiglio vale per qualsiasi capo d’abbigliamento: dalla maglia termica ai guanti, dai calzini ai copriscarpe.
L’importanza degli strati
Può sembrare scontato evidenziarlo, ma, pedalando d’inverno, si suda comunque. Torna utile, quindi, quando si sale in sella, “vestirsi a cipolla”. Pedalando per ore, va da sé che ci potranno essere momenti in cui il nostro corpo si è riscaldato e la maglia termica o qualche rivestimento risultino di troppo. Avere la possibilità di eliminare alcuni strati è, quindi, fondamentale. In questo senso, diventa utile avere con sé delle borse comode in cui poter mettere i capi che si sceglie di togliere. Silvia suggerisce di utilizzare il frame pack per gli oggetti più piccoli come guanti o sottoguanti e le borse laterali sulla forcella della ruota anteriore per i capi più ingombranti, dato che entrambe sono facilmente raggiungibili.
Consigli per il camping
Nei viaggi in bikepacking, poi, l’organizzazione è tutto. Dai bagagli ai luoghi di sosta, è essenziale sapere come muoversi. Anche nella stagione fredda, volendo, semaforo verde per il campeggio. A patto, però, di prepararsi minuziosamente prima della partenza e di gestire il tutto con accortezza per evitare di incappare in situazioni scomode e passare la notte al freddo e al gelo. Essenziale procurarsi un buon footprint, ovvero il telo da riporre sotto alla tenda per isolarla al meglio dall’umidità e dal suolo freddo. Anche la scelta del materasso fa la differenza: più alto è, più aria contiene, maggiore sarà il distacco dal terreno e, quindi, l’isolamento. Come per l’abbigliamento, anche su questo versante qualità è la parola d’ordine, soprattutto per quanto riguarda il sacco a pelo.
Piccoli accorgimenti, dunque, ma che possono fare una grande differenza, risparmiandosi problemi e imprevisti, quando si decide di concedersi un’escursione in gravel nella stagione più fredda.
Sofia Ballico
