Progetto finanziato dall'Unione Europea
8 Marzo 2024

La gravel a Robecco sul Naviglio è “Inedita”, di nome e di fatto

Torna, per la terza edizione, “L’Inedita” con 4 percorsi rinnovati. Appuntamento il 17 marzo al Bim Bum Bar (MI).

Cos’è che ogni anno inaspettatamente si rinnova lasciandoti a bocca aperta? No, non è quel vecchio abbonamento a una rivista turistica che pensavi di aver disdetto, ma la manifestazione gravel milanese “L’inedita”. Nato come appuntamento off-road vintage, una ciclostorica che accompagnava l’evento principale su strada della Brontolo Bike, da tre anni a questa parte, invece, “L’Inedita” è diventato un vero e proprio evento gravel passando sotto l’organizzazione di Gravelland. «Abbiamo mantenuto il nome originale che per noi significa rinnovare ogni anno i percorsi, portare delle novità, dei cambiamenti, in modo tale che i partecipanti si trovino davanti paesaggi sempre diversi – racconta a Gravel Magazine, Graziana Antoci una dei fondatori di Gravelland – Per questa terza edizione la notizia principale è che non proporremo, come al solito, 3 tracce, ma ben 4, con partenza e arrivo previsti dal Bim Bum Bar a Robecco sul Naviglio»

Il nuovo abito dei percorsi: tra note di inclusività e scoperta

“Inedita” fa anche rima con inclusività. Infatti, oltre a rinnovarsi ogni anno, una delle caratteristiche che gli organizzatori hanno a cuore è quella di riuscire ad avvicinare più gente possibile al mondo gravel. Per questo motivo la proposta dei percorsi è molto varia e si adatta davvero a chiunque: «Tutti possono partecipare a “L’Inedita” con la varietà di percorsi che proponiamo – spiega Graziana –. Questa, in realtà, è proprio la filosofia che portiamo a tutti gli eventi: cercare di avvicinare alla gravel chiunque, anche chi è alle prime esperienze». Ed ecco, quindi, che i 4 percorsi di quest’anno porteranno i gravellisti a scoprire parti nascoste del territorio milanese a partire dal parco del Ticino e il parco Agricolo Sud. Ve ne lasciamo una breve descrizione tecnica qui:

  • Corto: 64 km con 110 m di dislivello di cui 41 km di sterrato
  • Medio: 83 km con 150 m di dislivello di cui 58 km di sterrato
  • Lungo: 106 km con 190 m di dislivello di cui 71 km  di sterrato
  • Più lungo: 126 km con 230 m di dislivello di cui 87 km di sterrato 


«
I percorsi corti di svilupperanno, per la maggior parte, all’interno del parco del Ticino (dai navigli al bosco) con il passaggio per i piccoli paesi Morimondo e Fallavecchia – racconta Andrea Noè, l’altro fondatore di Gravelland – Nei percorsi più lunghi, invece, si riesce ad intersecare il parco Agricolo Sud dove si può scoprire l’altro aspetto gravel del nostro territorio, che non è più quello dei boschi ma quello delle grandi strade sterrate, delle paludi, delle cascine abbandonate che circondano Milano e da lontano si riesce a intravedere anche un pò la città». Infine, a metà di ogni percorso, ci sarà un ristoro nella cascina “La Morosina”, un agriturismo con birrificio artigianale, in cui si potranno degustare i piatti tipici del territorio.

Il filo invisibile che unisce la pedalata all’amicizia

All’arrivo i partecipanti potranno prendere parte alla festa finale: il pasta party. Il terzo tempo gravel, come nel rugby, ritrova nelle note della condivisione la sua caratteristica più importante: una sinfonia di festa per suggellare l’amicizia che si crea dopo le fatiche della pedalata. «Negli eventi gravel, i party finali fanno un po’ da contorno, eppure è importante che ci siano perché sono un contesto socializzante dove l’idea è sempre quella di condividere la propria esperienza – sottolinea Graziana – Per noi l’evento gravel significa trovare l’equilibrio tra la parte tecnica, ovvero i percorsi, e la parte finale di festa»

Giango nel cuore

Ricordare deriva dal latino re-cordari, letteralmente “riportare al cuore”. Come ogni anno, “L’Inedita” riporta nel suo cuore Loris Gianella, un amico di Andrea e Graziana che faceva parte del team Brontolo Bike. Loris, conosciuto come “Giango”, ci ha lasciati a soli 48 anni a causa della Leucemia. «Giango era una persona estremamente disponibile, sempre pronta ad aiutare e a mettersi in gioco facendo qualsiasi cosa – ricorda Andrea – Era un donatore Avis e proprio durante una donazione ha scoperto di essere malato. Nonostante le cure non c’è stato nulla da fare. Giango era una persona fantastica, un amico che si è sempre adoperato attivamente per il Team, in ogni iniziativa e in ogni uscita, contribuendo alla sua crescita, alla realizzazione e riuscita dei progetti sportivi e sociali che negli anni abbiamo organizzato». Il motto di Brontolo Bike è “Un amico tanti amici” per questo i suoi tanti amici, uniti dall’amore per le due ruote, lo portano sempre nei loro cuori continuando a fare ciò che li ha sempre uniti: pedalare, pedalare e pedalare. 

Collabora con noi

Se sei appassionato di Gravel, non perderti l’occasione di condividere con noi le tue esperienze e i tuoi consigli. Inizia a scrivere per Gravel Magazine, compila il modulo qui a fianco per maggiori informazioni.