Progetto finanziato dall'Unione Europea
23 Agosto 2024

ll preludio di una leggenda su due ruote: la gravel incontra il Mythos

Giunto alla terza edizione, il Mythos Alpine Gravel presenterà quest’anno diverse novità. Appuntamento l’1 settembre a Primiero.
Mythos Alpine Gravel

Da una parte il “mito”, il racconto di gesta di eroi senza tempo di epoche lontane. Dall’altra la gravel, la rappresentazione perfetta della libertà che si respira in sella alla bicicletta. Due elementi all’apparenza distanti, ma è dalla loro unione che prende forma la “Mythos Alpine Gravel”: l’evento, in programma il 1 settembre a Valle di Primiero in Trentino, che quest’anno spegne la sua terza candelina. E non solo. Alpine gravel è anche incaricato di inaugurare la “Mythos week festival”, una settimana dedicata alla bicicletta che culminerà nel suo evento clou di mountain bike: la “Mythos Primiero Dolomiti”, che si svolgerà sabato 7 settembre con i percorsi Marathon, Classic e Short. 

Al timone dell’organizzazione troviamo Massimo Panighel che abbiamo già conosciuto in un precedente articolo: «Il nome nasce dal progetto che è legato alla gara principale di Mountain bike del 7 settembre, e che nel 2026 sarà sarà la sede del Campionato del Mondo UCI di MTB Marathon – racconta Panighel a Gravel Magazine –. Tre anni fa assieme a Massimo de Bertolis, campione marathon MTB 2004 originario di Primiero, abbiamo lanciato questo progetto gravel, visto che le strade di Primiero si adattano perfettamente a questo stile».

Aria di…novità

La novità di questa edizione, rispetto alle precedenti, è che si andrà a valorizzare l’intera valle di Primiero. Negli ultimi due anni, infatti, l’evento partiva da San Martino di Castrozza, attraversava la parte alta della Valle fino a Passo Rolle e poi proseguiva all’interno della Val Venegia per terminare alla Baita Segantini, coprendo così la zona più iconica del territorio. Quest’anno, invece, per dare visibilità a tutti e cinque i comuni che supportano l’organizzazione del mondiale MTB 2026, si esplorerà anche la parte bassa della Valle del Primiero e la Valle del Vanoi, una valle laterale che si trova a Canal San Bovo. Si tratta di un’area intrigante e selvaggia, diversa dai luoghi turistici tradizionali, ma che offre scorci difficili da dimenticare.

Black, Red, Green: i colori dell’adrenalina

Tre non è solo il numero dell’edizione di quest’anno, ma sono anche i percorsi proposti dall’organizzazione. La partenza sarà per tutti da Fiera di Primiero direttamente ai piedi delle Pale di San Martino, mentre la zona d’arrivo sarà allestita nel caratteristico borgo di Imer, nel cuore del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.

  • Green “Via Nova”: 34,4 km con 630 metri di dislivello
  • Red “Vanoi”: 61,4 km con 1610 metri di dislivello
  • Black “Calaita”:  73,7 km con 2080 metri di dislivello


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La parte iniziale, comune a tutti i percorsi, è uno dei tratti più belli di questa edizione – spiega Panighel, che tra le altre cose lo scorso anno ha organizzato anche il mondiale gravel –. Si tratta della Via Nova, che è una strada forestale che taglia a metà la Montagna del Pedolè, passando per l’attraversamento di un ponte tibetano sospeso che regala un momento di adrenalina ai partecipanti. Il Red e il Black percorreranno anche per una parte della Mythos Primiero Mtb. Qui i partecipanti si troveranno in una sorta di “balcone panoramico” in cui da un lato si potranno scorgere le Pale di San Martino e dietro il lago alpino di Calàita, a quasi 1700 m di altitudine. Col del Betteghe, Salina, Forcella e Lago di Calàita sono solo alcuni degli infiniti scorci dolomitici che lasceranno senza fiato i ciclisti che prenderanno parte all’evento, senza dimenticare che lungo i tracciati non mancheranno dei punti ristoro allestiti per rinfrancare corpo e spirito, fra i tratti di asfalto, lastricato e sterrato».

Anche il pasta party finale sarà molto particolare. Infatti, si svolgerà alla “Mythos Knodel Fest”, ovvero la la Festa del Canederlo di Imer che accoglierà tutti i partecipanti. Sarà l’occasione per assaggiare i prodotti tipici del territorio, in un clima di festa e spensieratezza.

«Per me, quando si parla di gravel, l’aspettativa più grande è che la gente venga con uno spirito completamente diverso, non agonistico, per visitare un territorio con un ritmo un po’ più lento e con una mentalità diversa – conclude Massimo –. La gravel ti dà la possibilità di fermarti quei du e minuti per ammirare il panorama intorno a te, conoscere borghi particolari e socializzare con gli altri partecipanti».


Per iscriversi a questo “mitico” evento c’è tempo fino al 30 agosto cliccando qui.

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