Un bastion suspendu sur la Maremme, così lo scrittore francese Paul Bourget definì Volterra quando la visitò nel 1792. Bourget rimase impressionato dalla posizione elevata e isolata della città, famosa anche per le “balze”, formazioni rocciose particolari tra la Val di Cecina e la Valle dell’Era, che rompono improvvisamente il dolce paesaggio toscano. Quelle balze di cui scrisse anche Giosuè Carducci (Volterra era la città natale di sua madre), unite a un clima di mistero e di leggende sui Volturi, potente famiglia di vampiri, che avvolge i quartieri di Volterra da secoli, accoglieranno i gravellisti per la sesta edizione del Volterra Trail il 16 e il 17 con partenza e arrivo dal Siaf (Scuola internazionale di alta formazione Volterra).
«Tutto ha inizio nel 2016, quando ispirato dal Tuscany Trail, decisi di portare un format simile anche a Volterra – racconta a Gravel Magazine l’organizzatore Gianni Gazzarri –. Il nostro è un evento decisamente più semplice per organizzazione rispetto ad altri, anche perché non ci sono costi di iscrizione, ma solo un’offerta libera. Ci siamo fermati nel 2020 a causa della pandemia e siamo rimasti fermi per tre anni. Abbiamo ricominciato l’anno scorso».
Un (singolo) percorso rinnovato
Fin dalla sua prima edizione, Volterra Trail propone un unico percorso, tranne nel 2018 quando, per facilitare la partecipazione anche di persone meno allenate, vennero scelti due itinerari. Ogni anno il percorso si rinnova e per questa edizione ci sarà una traccia ad anello di 170 km con 4500 m di dislivello. «Questo dato non deve scoraggiare nessuno, i nostri percorsi sono sempre aperti a tutti gli amanti delle ruote – continua Gazzarri –. È vero: non è proprio il giro della domenica, quindi, un po’ di esperienza e di allenamento sono necessari. Ricordiamo sempre la non competitività dell’evento, quindi ognuno è libero di metterci quanto tempo vuole per completare la traccia».
Le “divine e infernali” novità
Tra le novità di quest’anno spiccano in assoluto il passaggio per il parco delle Biancane, un luogo ricco di fenomeni geotermici, come fumarole, solfatare e sorgenti di acqua calda. Queste manifestazioni naturali, molto probabilmente, hanno ispirato anche l’Inferno dantesco. Infatti il Sommo Poeta così scriveva nel libro VI delle Rime: “Versan le vene le fummifere acque per li vapori che la terra ha nel ventre, che d’abisso li tira suso in alto”. Le ruote delle gravel attraverseranno, quindi, luoghi divini e infernali che difficilmente si potranno dimenticare. Si passerà anche per Castelnuovo in Val di Cecina dove ci si immerge nei paesaggi della Maremma toscana con discese “croccanti” (per citare Pietro Franzese, ndr), ma non troppo complicate. I risultati delle fatiche e dell’impegno che le gambe metteranno nelle salite porteranno a diversi punti panoramici. Ad esempio, un punto da dove si potrà ammirare Piombino e tutta Livorno, e un altro che si affaccia direttamente sulla Val di Cecina.
Assieme al gruppo ciclistico dilettantistico Volterra Bike, anche Siaf Volterra è partner dell’evento. Siaf, infatti, previa prenotazione, venerdì 15 organizza la cena di benvenuto presso i suoi edifici dove ci sarà anche la presentazione del percorso e il ritiro dei gadget. «Per chi, invece, arriverà il giorno seguente il ritrovo sarà alle 7 per la registrazione e dalle 8.30 alle 9.30 ci sarà la partenza libera e alla francese – sottolinea Gazzarri –. Essendo un evento a offerta libera non è prevista un’iscrizione vera e propria se non la registrazione prima di partire. Oltre ai gadget, offriamo anche un buono birra da usufruire quando finisce l’evento».
Per ulteriori informazioni cliccate qui: 6° Volterra Trail 2024